• Tipo News
    REDAZIONALE
  • Fonte
    Commissione europea
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Il nuovo Parlamento europeo, che si è ufficialmente insediato il 16 luglio, ha votato la rielezione di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione europea. Nel suo discorso tenuto prima del voto, la candidata presidente ha annunciato un nuovo Fondo europeo per la competitività da includere nel prossimo bilancio a lungo termine dell’UE, molto simile al Sovereignty Fund suggerito nel 2022 poi sostituito da STEP. Il fondo si concentrerà su progetti transfrontalieri e sosterrà gli Important Projects of Common European Interest (IPCEI), che von der Leyen vuole rendere più semplici e veloci.

Ma è soprattutto nelle Political Guidelines for the next European Commission 2024−2029 pubblicate il 18 luglio scorso, che viene delineato un nuovo piano per la prosperità e competitività sostenibili dell'Europa. Sono infatti diversi i limiti strutturali che la nostra economia si trova ad affrontare, in un contesto in cui diventa sempre più urgente raggiungere una neutralità climatica. Le nostre aziende si trovano ad operare in un mondo turbolento e dovendo spesso fronteggiare una concorrenza sleale, prezzi dell'energia più alti, carenza di competenze e di manodopera specializzata e difficoltà di accesso al capitale necessario per crescere. Inoltre, è diventato sempre più evidente il rischio di sviluppare o perpetrare dipendenza dall’estero in alcuni settori strategici, come quello medicale, quello dell’energia e quello delle materie prime essenziali.

I punti cardine del nuovo European Prosperity Plan sono:

  • agevolare le imprese europee e rafforzare il nostro mercato unico;
  • costruire un Clean Industrial Deal per abbassare i prezzi dell'energia, ridurre le emissioni di carbonio del 90% entro il 2040 e creare un’economia più circolare e resiliente;
  • mettere la ricerca e l'innovazione al centro della nostra economia;
  • aumentare la produttività con la diffusione delle tecnologie digitali;
  • investire massicciamente nella nostra competitività sostenibile;
  • affrontare il divario di competenze e di manodopera. 

Alla ricerca e innovazione viene riconosciuto un ruolo centrale per stimolare la competitività dell’Europa puntando verso un’economia pulita e digitale.

Per raggiungere quest’obiettivo e avere un focus sempre maggiore sulle priorità strategiche individuate, la Presidente ha annunciato di voler ulteriormente rafforzare lo European Research Council (ERC) e lo European Innovation Council (EIC), sostenendo da una parte l’eccellenza scientifica e la ricerca fondamentale rivoluzionaria e dall’altra l’innovazione dirompente. 

L’obiettivo è anche far sì che si sviluppino sempre più le interconnessioni tra scienza, tecnologia e industria, al fine di rendere questa rivoluzione tecnologica più rapida e trasformativa. Le biotecnologie, supportate dall’AI e da strumenti digitali, sono, in particolare, identificate quali elemento centrale in grado di contribuire a modernizzare interi settori dell’economia - dall’agricoltura, all’energia e alla salute. E’ infatti in cantiere per il 2025 un nuovo Atto Europeo sulle Biotecnologie. 

Affinché l’Europa sia competitiva sul fronte dell’innovazione, è necessario inoltre creare le condizioni affinché i ricercatori possano prosperare: questo avviene non solo investendo sulla ricerca, ma anche migliorando le infrastrutture e i laboratori necessari. Non bisogna infatti solo attrarre talenti ma anche trattenerli rafforzando la collaborazione tra dipartimenti di ricerca, istruzione superiore e imprese. Tra le azioni previste in questa direzione c’è il rafforzamento delle Universities Alliances e l’idea di lanciare nuove Partnership pubblico-private, come le Joint Undertakings.

Anche il tema degli investimenti riveste un ruolo cruciale per la Commissione nei prossimi 5 anni. La Presidente von der Leyen ha promesso infatti di fare della prosperità e della competitività la sua massima priorità per affrontare al meglio la transizione verde, digitale e sociale; lo scopo è massimizzare gli investimenti pubblici e minimizzare i rischi legati ai capitali privati, lavorando a stretto contatto con la Banca europea per gli Investimenti (BEI). In questo contesto viene proposto un nuovo Fondo europeo per la competitività nell’ambito del prossimo quadro finanziario pluriennale, che investirà in tecnologie strategiche - dall'intelligenza artificiale allo spazio alle tecnologie pulite e alle biotecnologie, per garantire lo sviluppo e la produzione in Europa di tecnologie strategiche. Il Fondo europeo per la competitività andrà a sostenere anche gli Important Projects of Common Interest (IPCEI), che si vorrebbe rendere più semplici e più veloci da avviare. l primi nuovi IPCEI saranno proposti già all'inizio del 2025.

Fondamentale rispetto alla volontà di rafforzare la produttività europea è inoltre la diffusione delle tecnologie digitali. Saranno pertanto intensificati gli investimenti in tecnologie all’avanguardia, tra cui il supercalcolo, i semiconduttori, l’Internet of Things, la genomica, il quantum computing e le tecnologie spaziali.

L'Europa è già all'avanguardia sul fronte dello sviluppo e adozione di tecnologie legate all’Intelligenza Artificiale più sicure e affidabili e la prossima sfida è ora diventare leader mondiale nell'innovazione dell'IA. Per questo, nei primi 100 giorni, la Commissione intende impegnarsi per garantire a start-up e imprese in generale l'accesso a una nuova capacità di supercalcolo su misura per l'IA attraverso una AI Factories initiative.

Von der Leyen ha inoltre proposto di istituire un Consiglio europeo per la ricerca sull’intelligenza artificiale, simile al CERN, mettendo in comune tutte le risorse sul tema.

Queste guidelines non sono un programma di lavoro esaustivo, ma rappresentano delle priorità basate su consultazioni e idee comuni discusse con le forze democratiche a livello europeo; una base di partenza utile per comprendere l’orientamento della Commissione su alcuni temi e prevedere come sarà organizzato il lavoro per i prossimi 5 anni.