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Per preparare una proposta progettuale di qualità è necessaria un’attenta pianificazione, un’accurata precisione finanziaria e un’attiva e costante collaborazione con i partner.
Nella fase che precede la presentazione di una proposta è dunque fondamentale concentrarsi su alcuni elementi fondamentali:
- Preparazione: informarsi e orientarsi rispetto ai finanziamenti dell’Unione europea
- Pianificazione: formulare e pianificare correttamente la propria proposta
- Impatto: affrontare il percorso del progetto mirando all'impatto
Per ciascuno di questi elementi, si possono individuare delle azioni necessarie e delle azioni da non fare ed è la stessa Commissione europea che ne suggerisce alcune.
La settimana scorsa abbiamo affrontato il primo punto. Ci soffermiamo, invece, ora sul tema della pianificazione:
2° puntata - Da una pianificazione di qualità, una proposta di qualità
Da fare:
- Strutturare la proposta in modo logico e coeso, delineando una metodologia generale del progetto e organizzando tutti gli elementi tenendo a mente gli obiettivi del bando specifico e i criteri di valutazione.
- Considerare tutti i requisiti specifici previsti dal bando nonché gli ulteriori elementi e considerazioni più trasversali e generali (ad esempio la multidisciplinarietà, l'inclusione di scienze sociali e umanistiche, l’open science, ecc.).
- Fare in modo che il budget corrisponda effettivamente alle attività da realizzare nei diversi Work Packages, per garantire la reale fattibilità in termini di tempi e risorse finanziarie.
- Creare una roadmap con i passaggi dell'intero processo di scrittura della proposta, inclusi i compiti specifici, risultati, responsabilità e scadenze, tenendo a mente la scadenza del bando.
- Consultare le Guide disponibili sul Funding & Tender Portal. Inoltre è fondamentale utilizzare il Modello (template) per la presentazione del progetto corretto, applicabile al programma di finanziamento per cui si sta facendo domanda, disponibili sul F&T Portal. L'utilizzo del modello corretto è una condizione di ammissibilità della proposta progettuale.
- Considerare gli aspetti e le implicazioni etiche e di sicurezza connesse al progetto, utilizzando anche il form di “ethics self-assessment”.
- Valutare e spiegare come sarà garantita la dimensione di genere nella ricerca, se applicabile. Con largo anticipo serve prepararsi e presentare un dettagliato Gender Equality Plan (GEP), obbligatorio per enti pubblici, organizzazioni di ricerca o istituti di istruzione superiore. Per questi soggetti giuridici, il GEP dovrà essere in vigore al momento della firma della convenzione di sovvenzione. [Leggi qui per saperne di più sulla dimensione di genere nella ricerca e sui Piani per l'uguaglianza di genere.]
- Less is more: la proposta deve essere scritta in modo semplice e diretto per far comprendere chiaramente ai valutatori gli obiettivi e il valore aggiunto del progetto.
Da non fare:
- Gli obiettivi dell’idea proposta non devono essere troppo numerosi o troppo esagerati.
- Non dare nulla per scontato: i valutatori valutano quello che leggono e che comprendono.
- Trascurare eventuali questioni o implicazioni etiche derivanti dalle attività o dagli esiti del progetto e la dimensione di genere.
- Non superare il limite di pagine. Per RIA e IA, la lunghezza massima è di 45 pagine. Per le CSA, il limite è di 30 pagine. Per una domanda first-stage il limite è di 10 pagine. Per i bandi a somma forfettaria, il limite è di 50 pagine per le RIA/IA e di 33 pagine per le CSA.
Hai dubbi sui requisiti previsti dal bando di tuo interesse? Non riesci ad orientarti tra i tanti documenti e guide disponibili sul Funding & Tender Portal?
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