• Tipo News
    COMUNICATO STAMPA
  • Fonte
    Commissione europea
  • Del

Gli Stati membri dell'UE hanno dato il via libera alla proposta della Commissione di investire 602 milioni di euro di fondi europei in otto progetti transfrontalieri di infrastrutture energetiche nell'ambito del Meccanismo per collegare l'Europa (CEF) per le reti transeuropee dell'energia.

L'aumento dell'interconnessione transfrontaliera delle infrastrutture energetiche è un fattore chiave per il Green Deal europeo, in quanto facilita l'integrazione di più energia rinnovabile nella rete.

Nello specifico, si tratta di:

  • Interconnettore ELMED: il finanziamento più consistente, pari a 307,6 milioni di euro, è destinato a un progetto di trasmissione dell'elettricità. Il finanziamento sosterrà la costruzione di una prima interconnessione tra Italia e Tunisia con un cavo elettrico sottomarino ad alta tensione. Questo nuovo collegamento aumenterà la sicurezza e la sostenibilità dell'approvvigionamento elettrico in Europa e consentirà una migliore integrazione delle energie rinnovabili e la sostituzione della generazione termica a gas, contribuendo così agli obiettivi di mitigazione del clima dell'UE.
  • GreenSwitch: un progetto transfrontaliero di rete elettrica intelligente tra Austria, Croazia e Slovenia. Il sostegno del CEF, pari a 73,1 milioni di euro, servirà a potenziare le reti elettriche per consentire l'integrazione di un numero crescente di nuovi utenti (produzione di energia rinnovabile, pompe di calore, veicoli elettrici), ottimizzare il funzionamento della rete attraverso la digitalizzazione e sfruttare appieno le complementarietà in termini di carichi stagionali tra i tre Paesi.
  • La centrale idroelettrica di Silvermines (in Irlanda): riceverà 4,3 milioni di euro per studi volti a creare un sistema di pompaggio idroelettrico in un sito minerario storico che contribuirà a ridurre la volatilità dei prezzi, a stabilizzare il mercato e ad aumentare la flessibilità del sistema elettrico dell'isola.
  • L'impianto di stoccaggio sotterraneo del gas di Bilciuresti (in Romania): riceverà 38 milioni di euro per i lavori di ampliamento. Ciò aiuterà in modo significativo la Romania e la regione a ridurre la dipendenza dalle importazioni di gas russo durante i picchi di consumo osservati in inverno, aumentando la capacità di stoccaggio e la sua flessibilità complessiva.
  • Il terminale di gas naturale liquefatto (GNL) di Danzica, in Polonia: con una dotazione finanziaria di 19,6 milioni di euro, è un progetto idoneo a ricevere fondi per finanziare studi per la sua parte offshore. Nel contesto dell'invasione russa dell'Ucraina, il progetto migliorerà la sicurezza dell'approvvigionamento e l'indipendenza dal gas russo, oltre a contribuire ad aumentare la disponibilità di GNL per la Polonia e per l'intera regione.
  • L'Antwerp@C CO2 Export Hub: riceverà 144,6 milioni di euro per sviluppare le infrastrutture necessarie nel porto di Anversa, in Belgio, per consentire agli utenti industriali della zona di trasportare, liquefare ed esportare la CO2 emessa verso siti di stoccaggio permanente.
  • Il Ghent Carbon Hub (sempre in Belgio): riceverà 9,6 milioni di euro per studi finalizzati allo sviluppo di un terminale di liquefazione della CO2 a Gand e di condutture di CO2 che lo colleghino ai produttori di emissioni industriali della regione.
  • Il D'Artagnan Dunkirk CO2 Hub (in Francia): riceverà un finanziamento di 5,2 milioni di euro per studi riguardanti le infrastrutture nel porto di Dunkerque per raccogliere la CO2 da vari emettitori e liquefarla prima di esportarla in siti di stoccaggio permanente.
Area
Unione Europea
Quadro di finanziamento