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Tipo NewsCOMUNICATO STAMPA
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FonteConsiglio dell'Unione europea
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Del
Il Consiglio europeo e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio su una nuova normativa sull'infrastruttura Gigabit (GIA) che andrà a sostituire la precedente direttiva del 2014 sulla riduzione dei costi della banda larga.
Il nuovo regolamento mira a accelerare l'installazione dell'infrastruttura di rete Gigabit nell'UE, sostenendo gli obiettivi di connettività dell'Europa per il decennio in corso.
In particolare, l’atto legislativo vuole:
- ridurre i costi elevati legati all'installazione delle infrastrutture di comunicazione elettronica: questo problema è in parte dovuto alle complesse procedure di rilascio delle autorizzazioni, che variano da uno Stato membro all'altro;
- accelerare l'installazione delle reti, fornire certezza giuridica e trasparenza agli attori economici coinvolti e rendere più efficienti i processi di pianificazione e attuazione per gli operatori di reti pubbliche di comunicazione elettronica.
La normativa riguarda anche l'installazione delle infrastrutture fisiche interne agli edifici e all'accesso alle stesse. Agevolerà inoltre le applicazioni transfrontaliere e permetterà a diversi portatori di interesse, agli operatori della comunicazione elettronica, ai produttori di apparecchiature e alle imprese di genio civile di ottenere economie di scala.
Rispetto alla proposta della Commissione, l'accordo prevede alcune modifiche significative. Tra queste:
- introduzione di un meccanismo di conciliazione obbligatorio tra enti pubblici e operatori di telecomunicazioni per agevolare la procedura di rilascio di autorizzazioni;
- previsione di un periodo transitorio per i comuni più piccoli;
- disposizioni specifiche per promuovere la connettività nelle zone rurali e remote;
- chiarezza sui fattori per il calcolo di condizioni di accesso eque;
- introduzione di disposizioni per gestire gli intermediari tra proprietari di terreni e operatori di infrastrutture;
- accordi relativi a un'etichetta volontaria "predisposizione alla fibra" per gli edifici;
- eccezioni per le infrastrutture critiche nazionali.
Infine, l'accordo provvisorio mantiene la tutela dei consumatori esistente, in particolare degli utenti vulnerabili, mantenendo la tariffa massima attualmente in vigore per le chiamate e gli SMS.
Raggiunto l'accordo provvisorio, i tecnici di entrambe le istituzioni lavoreranno per incorporare ne modifiche concordate nel testo del regolamento da presentare al Consiglio e al Parlamento per l'approvazione.