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Il Consiglio dell’Università delle Nazioni Unite (UNU) ha approvato l’iniziativa proposta dalla Regione Emilia-Romagna insieme al ministero degli Affari Esteri di creare al Tecnopolo di Bologna l’istituto “Big Data e Intelligenza Artificiale per la Gestione del Cambiamento dell'Habitat Umano (IBAHC) all’interno della United Nations University.

Il nuovo istituto avrà come partner l’Università di Bologna, appoggiata dagli Atenei con sede in Emilia-Romagna oltre che dal Centro per la Conservazione del Patrimonio Sostenibile (SHeC) dell'Università per Stranieri di Perugia e della Rete delle Cattedre Unesco del Mediterraneo.

L’obiettivo del IBAHC, in linea con Agenda Onu 2030, è di analizzare i big data e utilizzare l’intelligenza artificialeper monitorare e gestire il cambiamento dell’habitat umano tenendo conto delle trasformazioni sociali, culturali ed economiche, in particolare nell’area del Global South come l’area del Mediterraneo. L’istituto terrà conto di due punti di vista nell’ambito della sostenibilità e dei cambiamenti climatici: 

  1. studiare quali saranno le conseguenze del cambiamento climatico a livello sociale, sanitario, economico e culturale;
  2. individuare l’importanza delle nuove tecnologie, nell’ottica di comprendere e valutare le sfide globali.

Verranno poi ideate prospettive innovative e rivoluzionarie che possano fornire consulenza scientifica supportando collaborazioni internazionali per incentivare le transizioni verdi e digitali e lo sviluppo sostenibile.