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- FonteCommissione europea
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Negli ultimi anni, gli Stati membri dell'Unione Europea hanno dimostrato un impegno crescente nella digitalizzazione dei servizi pubblici, mirando a realizzare un governo digitale basato sui valori e sull'interoperabilità. La dichiarazione di Berlino del 2020 ha giocato un ruolo fondamentale nel porre i diritti fondamentali e i valori democratici al centro di questa trasformazione digitale, contribuendo a creare servizi pubblici digitali orientati alle persone per raggiungere gli obiettivi digitali fissati per il 2030 nel quadro del decennio digitale europeo.
I risultati ottenuti sono considerati importanti perché la presenza di servizi pubblici digitali equi, inclusivi e aperti è cruciale per una digitalizzazione efficace della società e dell'economia europee. Gli Stati membri dell'UE hanno investito oltre 48 miliardi di € per digitalizzare i servizi pubblici e le amministrazioni pubbliche. La relazione sottolinea anche l'importanza dell'interoperabilità e dell'allineamento degli sforzi di trasformazione da parte di tutti gli Stati membri per aumentare l'efficienza, l'efficacia e la riduzione dei costi.
Inoltre, la relazione fornisce strumenti di monitoraggio per il programma strategico per il decennio digitale 2030 e la dichiarazione europea sui diritti e i principi digitali: sono stati rilevati progressi compiuti dagli Stati membri nelle azioni politiche associate alla dichiarazione di Berlino, con un focus sulla promozione dei diritti fondamentali, delle competenze digitali dei cittadini e della sinergia nel settore pubblico.
Nonostante i progressi realizzati, la relazione sull'attuazione della dichiarazione di Berlino sottolinea anche la necessità di maggior impegno nella partecipazione sociale, nell'inclusione digitale e nella sicurezza dei servizi digitali. La relazione fornisce numerosi esempi di buone pratiche per i responsabili politici, le imprese e i cittadini, basati sulle osservazioni dettagliate delle conclusioni per ciascun paese.
