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Al fine di regolare gli investimenti "green" per effettuare la necessaria transizione a un'economia verde e sostenibile, le istituzioni europee stanno elaborando un quadro di riferimento per determinare quali attività si possono considerare sostenibili e quali no.
Si tratta di un sistema di classificazione condiviso in tutta l'UE che deve offrire chiarezza a imprese e investitori e incoraggiare i finanziamenti del settore privato per la transizione verso la neutralità climatica, in linea con il Green Deal europeo che prevede l'azzeramento delle emissioni di gas serra entro il 2050.
Per raggiungere questi obiettivi, si stima che in Europa saranno necessari circa 260 miliardi di euro di investimenti extra ogni anno per i prossimi 10 anni. Questo richiede criteri definiti su cosa sia effettivamente sostenibile ed eco-friendly per evitare operazioni di "greenwashing".
Secondo una prima bozza di regolamento, un'attività sostenibile contribuisce a qualunque dei seguenti 6 obiettivi ambientali senza andare a detrimento degli altri:
- mitigazione dei cambiamenti climatici
- adattamento ai cambiamenti climatici
- uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine
- transizione a un'economia circolare
- prevenzione e controllo dell'inquinamento
- protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi
La Comissione europea elaborerà criteri tecnici per i primi due obiettivi entro la fine del 2020, mentre i criteri per gli altri obiettivi saranno completati entro fine del 2021. Le regole entreranno in vigore un anno dopo che i criteri tecnici per ogni obiettivo saranno stati stabiliti.
