• Tipo News
    POLITICA GENERALE
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    Governo Italiano
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All’interno del Piano Nazionale di Ripresa e resilienza (PNRR), l’Italia destina 15 miliardi di euro in investimenti per università, istituzioni AFAM, ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico

Gli investimenti previsti si inseriscono all’interno della missione 4 “Istruzione e Ricerca” del PNRR e sono ripartiti secondo specifiche aree di intervento

  • 1,91 miliardi di euro al welfare studentesco, per triplicare i posti per gli studenti fuorisede e aumentare l’importo delle borse di studio, così come il numero di studenti beneficiari. Inoltre, verranno destinate risorse per qualificare la didattica e le competenze universitarie avanzate e per l’orientamento attivo nella transizione scuola-lavoro. 
  • 1,51 miliardi di euro per i dottorati, con l’obiettivo di estendere il numero di dottorati di ricerca, dottorati innovativi e dottorati green e digitali. 
  • 5,7 miliardi di euro per progetti di ricerca fondamentale e applicata per finanziare proposte di giovani ricercatori, progetti di ricerca collaborativi e partenariati di università e centri di ricerca. Rientrano in questa voce anche gli investimenti IPCEI e i partenariati di R&I in Horizon Europe.
  • 3 miliardi di euro destinati al potenziamento e alla creazione di Centri di Ricerca ed ecosistemi dell’innovazione
  • 2,2 miliardi di euro per la realizzazione e l’implementazione delle infrastrutture di ricerca e innovazione, di centri di trasferimento tecnologico e start up. 

Oltre agli investimenti, il PNRR prevede riforme e semplificazioni delle procedure per il settore “Istruzione e ricerca”. 

In particolare, il Ministero per l'Università e Ricerca e il Ministero per lo Sviluppo Economico promuoveranno una riforma a supporto della ricerca e sviluppo, per aumentare e sostenere la mobilità reciproca di ricercatori e manager tra università, infrastrutture di ricerca e aziende e per semplificare la gestione dei fondi per la ricerca

Inoltre, altre riforme previste dal PNRR riguardano le classi di laurea e alcune lauree abilitanti, la revisione della normativa riguardo alla costruzione di nuovi alloggi per studenti e la riforma dei dottorati, semplificando le procedure e promuovendo percorsi di dottorato non finalizzati solamente alla carriera accademica.