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Il 12 maggio 2021 è stato adottato il Regolamento del Consiglio che istituisce il programma di ricerca e formazione della Comunità europea dell’energia atomica per il periodo dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2025 ("programma EURATOM").

Acronimo
EURATOM
Anno di inizio
2021
Anno di fine
2025
Area
Unione Europea

Di cosa si occupa

Il programma si propone di proseguire le attività di ricerca e formazione in campo nucleare con particolare attenzione al continuo miglioramento della sicurezza e della protezione nucleari e della radioprotezione, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di Horizon Europe, anche nell’ambito della transizione energetica. 

Il nuovo programma proseguirà e migliorerà le attività di ricerca chiave del programma EURATOM 2014-2020 (sicurezza e salvaguardie nucleari, radioprotezione, gestione sicura del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi e la disattivazione, compreso l'utilizzo sicuro dell'energia nucleare e delle radiazioni ionizzanti per scopi diversi dalla produzione di energia), promuoverà lo sviluppo dell’energia da fusione quale potenziale fonte futura per la produzione di elettricità e apporterà miglioramenti nei settori dell'istruzione, della formazione e dell'accesso alle infrastrutture di ricerca. Inoltre, sosterrà la mobilità dei ricercatori nel settore nucleare nel quadro delle azioni Marie Sklodowska-Curie (MSCA) di Horizon Europe.

Il nuovo programma Euratom integrerà Horizon Europe utilizzando gli stessi strumenti e le stesse regole di partecipazione. Sarà limitato a 5 anni, da prorogare nel 2025 per altri 2 anni per essere allineato al QFP 2021-2027.

Entità del finanziamento

La dotazione finanziaria totale per l'attuazione del nuovo programma Euratom per il periodo dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2025 è di 1,382 miliardi di euro a prezzi correnti. La ripartizione indicativa di tale dotazione per settore di attività è la seguente:

  • 583 milioni di euro per le azioni indirette nel settore della ricerca e sviluppo nel campo della fusione;
  • 266 milioni di euro per azioni indirette nel settore della fissione nucleare, della sicurezza e della radioprotezione;
  • 532 milioni di euro per le azioni dirette intraprese dal Centro comune di ricerca (Joint Research Centre).
Contenuto creato il 04/01/2021