Acronimo
EIT Culture and Creativity
Anno di inizio
2021
Anno di fine
2027
Area
Unione Europea

Di cosa si occupa

creativityLa EIT Cultura e Creatività è la nuova Comunità della Conoscenza e dell'Innovazione KIC nata nell’ambito dell’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT) con l’obiettivo di ospitare un ecosistema sostenibile nel settore elle industrie culturali e creative europee (Culture and Creative Sector and Industries CCSI). Attraversoil coinvolgimento di piccole e medie imprese operanti nel settore, di organizzazioni di istruzione superiore e di centri di ricerca, l’EIT Culture & Creativity contribuirà a rafforzare il loro potenziale di resilienza e innovazione in ambito artistico e culturale. Inoltre, darà supporto e formazione ai futuri imprenditori, sosterrà le imprese più all'avanguardia e contribuirà a fornire soluzioni innovative alle future sfide da affrontare. 

Per raggiungere questi scopi, l'EIT Cultura e Creatività introdurrà investimenti sistemici nel settore, al fine di: 

  1. collegare le catene del valore dell'innovazione a livello locale, regionale, nazionale ed europeo; 
  2. abbattere le barriere all'innovazione tra i settori e le discipline; 
  3. dotare la prossima generazione di innovatori delle necessarie competenze imprenditoriali.

La guida della nuova comunità KIC sarà affidata al team del consorzio ICE- Innovation by Creative Economy, guidato dall’Istituto Fraunhofer (Fraunhofer-Gesellschaft) e composto da 50 partner provenienti da 20 Paesi europei. In questa “cordata”, la Regione Emilia-Romagna è rappresentata da ART-ER. Altri membri italiani sono il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), l’Università di Bologna attraverso Una Europa, Fondazione Cariplo e Fondazione Fitzcarraldo, oltre a molti altri enti pubblici e privati del Paese. L'elenco completo è disponibile in questa scheda informativa.

Cosa finanzia

Migliorare le comunità, generare posti di lavoro e creare effetti di ricaduta su altri settori garantendo che l'Europa diventi fucina di innovazione nel mondo: sono queste le mission principali della nona KIC EIT Cultura e Creatività, che inizierà ad essere operativa nel 2023. 

 Le comunità della conoscenza e dell'innovazione (KIC) svolgono attività che coprono l'intera catena di innovazione, dai programmi di formazione e istruzione, rafforzamento del percorso dalla ricerca al mercato, progetti di innovazione, incubatori e acceleratori di imprese. Il ruolo dell’EIT è quello di guidare il processo e definire le strategie, ma spetta alle KIC metterle in pratica e fornire i risultati.  

In particolare entro il 2030, la KIC Industrie culturali e creative auspica di raggiungere degli obiettivi strategici nelle seguenti aree di intervento:

Formazione

Trasformare la formazione nel settore delle industrie culturali e creative europeeinsegnando tecnologie all'avanguardia e stimolando la creatività come abilità intersettoriale, incrementando le collaborazioni multidisciplinari tra il settore dell'istruzione e l’industria creativa, “coltivando” da una parte imprenditori fantasiosi e dall’altra artisti e designer anche esperti di mercato.

Servizi e Prodotti

Fornire innovazioni orientate alla missione, sfruttando il potere di cambiamento intrinseco del settoreper sviluppare servizi e prodotti eco-sistemici che contribuiscano alla ricostruzione dell'Europa post-pandemia COVID-19 come un continente a emissioni zero. L'EIT Cultura e Creatività fornirà spazi sperimentali per consentire innovazioni creative stimolate dalla ricerca e dal trasferimento tecnologico e le prime adozioni nei mercati globali emergenti ad alta crescita.

Piccole e Medie Imprese

Trasformare le imprese che operano nel settore nel settore delle industrie culturali e creative europee attraverso un sostegno all'innovazione su misura, schemi di incubazione, investimenti innovativi e finanziamenti, collegando le reti già esistenti di 2000 hub creativi, 3000 istituzioni culturali e 300.000 imprenditori in tutta Europa.

Diffusione dei valori di cultura e patrimonio europeo

Integrare l'impatto e il valore delle industrie culturali e creative, con particolare riferimento alla cura e valorizzazione del patrimonio culturale, nei percorsi di rigenerazione economica territoriali, spingendo la coesione sociale nelle regioni, città e aree rurali, per facilitare i cambiamenti industriali e sociali, in ottica di sostenibilità ambientale.

Riconoscere e valorizzare negli ecosistemi della ricerca e dell'innovazione l’impatto delle conoscenze nel settore culturale e creativo, che si basano su metodi innovativi e fondatisui dati, sulla standardizzazione degli scambi di conoscenze e sul monitoraggio intelligente di fatti e cifre.

Chi può partecipare

Le KIC riuniscono persone diverse che lavorano insieme nel mondo dell’innovazione. Gli attori principali sono: le imprese (incluse le PMI), gli imprenditori, le organizzazioni di ricerca, gli istituti di istruzione superiore, le comunità di investimento (investitori privati), i finanziatori della ricerca, comprese le associazioni no-profit e le fondazioni, i governi locali, regionali e nazionali.

Secondo il regolamento dell'EIT, l’attività di una KIC deve coinvolgere almeno tre organizzazioni partner indipendenti. I partner devono avere sede in almeno tre diversi Stati membri dell’UE e devono includere almeno un partner di istruzione superiore e una società privata. 

Per assicurare una copertura pan-europea e la migliore accessibilità per gli innovatori e creativi del settore, saranno istituiti 6 Centri di co-locazione (CLC) che saranno situati a:

  • CLC Nord Ovest: Amsterdam, Olanda 
  • CLC Nord: Helsinki, Finlandia  
  • CLC Sud: Bologna, Italia
  • CLC Sud Ovest: Barcelona, Spagna 
  • CLC Sud Est Europa e Alpi: Vienna, Austria 
  • CLC Est: Kosice, Slovacchia 

Ai nodi spetterà il compito di “incanalare” esigenze e aspettative dei sistemi locali e regionali, fornendo servizi adatti a ciascuna realtà e ai gruppi di stakeholder (ad esempio, studenti, startup, investitori, istituzioni). Il Co-Location di Bologna vedrà come partner ospitante ART-ER e si collocherà fisicamente presso il Tecnopolo Manifattura di Bologna, coerentemente con la vocazione internazionale dell’area e in stretta connessione con l’ecosistema dell’innovazione regionale.

Il nodo di Bologna opererà come punto di accesso all’offerta complessiva di servizi e opportunità della KIC e si rivolgerà come area principale di intervento alla zona del Mediterraneo. Sosterrà i processi di innovazione, digitalizzazione e collaborazione dell’intero sistema delle ICC, sostenendo lo sviluppo di nuovi prodotti, servizi e opportunità di mercato avendo a riferimento il patrimonio culturale, le arti dello spettacolo e i settori creativi. Tra i focus principali di intervento, i big data e l’intelligenza artificiale, il sostegno ai talenti e la loro formazione,  la creazione e l’accelerazione di imprese (startup e PMI), l’internazionalizzazione e l’attrazione di investimenti.

 La KIC Culture and Creativity sarà operativa nel 2023.

Contenuto creato il 12/09/2022