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La Commissione europea ha pubblicato l’Interim Evaluation di Horizon Europe, includendo una valutazione approfondita delle Partnership europee rispetto ai criteri fondanti.
Il bilancio complessivo è positivo, sottolineando il loro effetto leva, la capacità di aggregare risorse e la cooperazione a lungo termine. Tuttavia, l’analisi evidenzia anche criticità legate a complessità amministrativa, burocrazia e carenza di risorse.
Nello specifico, le Partnership europee dimostrano un elevato valore aggiunto per l’UE grazie alla creazione di reti di conoscenza durevoli. L’integrazione più stretta delle partnership nel programma Horizon Europe ha favorito un migliore coordinamento tra le aree tematiche, con un incremento significativo dei finanziamenti pubblici da parte degli Stati membri e un rafforzamento della collaborazione strategica a livello di programma.
La trasparenza e apertura delle partnership è migliorata, anche se le PMI e i partecipanti dei Paesi Widening incontrano ancora alcune difficoltà. Sul piano della visibilità internazionale, i partenariati hanno adottato strategie diverse, ma persistono ostacoli rilevanti come:
- limitate risorse finanziarie per collaborazioni internazionali,
- timori sulla competitività industriale europea,
- tensioni geopolitiche e richieste di sovranità tecnologica,
- assenza di una strategia chiara per la cooperazione internazionale.
Il monitoraggio frammentato e basato in alcuni casi su esercizi di rendicontazione ad hoc ha limitato la capacità di valutare in modo sistematico la performance dei partenariati. Anche la valorizzazione dei risultati della ricerca si conferma un punto critico, sebbene il coinvolgimento di EIT contribuisca allo sviluppo delle competenze e della formazione.
Le partnership contribuiscono concretamente al raggiungimento degli obiettivi politici dell’UE, ma è necessario rafforzare i sistemi di monitoraggio condiviso, migliorare la qualità dei dati raccolti e ridurre gli oneri amministrativi. La Commissione raccomanda l’introduzione di un sistema di rendicontazione comune come requisito per l’avvio di ogni nuova partnership.