• Tipo News
    INFORMAZIONE
  • Fonte
    Science|Business
  • Del

Il board dell’European Innovation Council (EIC) ha suggerito alla Commissione europea di avviare una campagna per attrarre talenti statunitensi nel settore start-up, puntando in particolare su espatriati europei attivi nelle start-up americane, su talenti stranieri penalizzati dalle incertezze dei visti e su americani con una visione più progressista.

Secondo l’EIC, l’attuale contesto politico negli Stati Uniti, percepito come ostile ai talenti stranieri, offre una rara opportunità per attrarre competenze verso l’UE. Per facilitare questo processo, tra le proposte ci sono anche un helpdesk dedicato al supporto per il trasferimento, una piattaforma centralizzata per il reclutamento e un meccanismo per rendere i visti start-up validi in più Stati membri.

Queste raccomandazioni si affiancano all’iniziativa “Choose Europe” da 500 milioni di euro, recentemente annunciata dalla Commissione, e alla strategia europea per start-up e scale-up attesa per la fine di maggio.

Secondo rappresentanti del settore, si sta consolidando un cambiamento di mentalità nella comunità europea dell’innovazione, con molti talenti europei all’estero desiderosi di contribuire allo sviluppo tecnologico dell’Europa. Questa motivazione potrebbe essere rafforzata da politiche UE più favorevoli a chi vuole fondare, finanziare e far crescere imprese innovative nel continente.

L’EIC sottolinea anche la necessità di coinvolgere maggiormente le start-up nei processi decisionali europei. Attualmente, regolamentazione sfavorevole e frammentazione del mercato hanno danneggiato il rapporto con l’ecosistema innovativo, generando un deficit di credibilità. Per ricostruire la fiducia, si propone di istituire un’unità pilota di attuazione all’interno dell’EIC, che funga da ponte tra le istituzioni e le imprese emergenti.

Dal punto di vista del finanziamento, il board dell’EIC riconosce che l’UE non potrà competere con gli investimenti massicci di Stati Uniti e Cina, ma suggerisce una strategia di creazione attiva del mercato. Questo approccio includerebbe la direzione strategica della domanda pubblica e privata, con una campagna per triplicare gli acquisti da parte di enti europei di soluzioni fornite da start-up entro il 2030, e l’inserimento della pre-commercial procurement nei bandi a sfida dell’EIC.

Si propone inoltre un maggiore coinvolgimento delle start-up deep-tech nella regolamentazione, e l’attivazione di incentivi per fondi pensione e compagnie assicurative affinché investano nel venture capital europeo. 

Area
Unione Europea