• Tipo News
    INFORMAZIONE
  • Fonte
    Science|Business
  • Del

La Commissaria europea per la Ricerca e l’Innovazione, durante la  Munich Security Conference, ha ribadito l’apertura dell’Unione europea a una più stretta collaborazione con gli Stati Uniti nel settore scientifico e tecnologico

Tuttavia, il suo appello alla cooperazione è arrivato subito dopo un acceso intervento del vicepresidente degli Stati Uniti che ha accusato l’Europa di limitare la libertà di espressione e di rappresentare essa stessa una minaccia interna più grande rispetto a Russia e Cina.

Le tensioni tra UE e USA si sono intensificate anche sul tema dell’intelligenza artificiale. Gli USA hanno criticato l’Europa per il suo approccio regolatorio, sostenendo che la sua legislazione rischia di soffocare l’innovazione nel settore. L'UE, pur riconoscendo le differenze nei modelli normativi, ha difeso il quadro giuridico europeo, affermando che esso garantirà la fiducia necessaria per un’adozione sicura e responsabile dell’AI.

Uno dei principali temi della conferenza è stato il rischio di un dominio cinese sulle tecnologie critiche, tra cui intelligenza artificiale, semiconduttori, 5G e biotecnologie; infatti il colosso cinese BGI (Beijing Genomics Institute) potrebbe presto acquisire una rilevanza paragonabile a quella di Huawei, combinando le capacità dell’AI con la genetica in modi che potrebbero avere impatti senza precedenti sulla sicurezza globale.

Nonostante le tensioni, a dicembre 2024 gli Stati Uniti e la Cina hanno rinnovato per cinque anni un accordo di cooperazione scientifica e tecnologica in vigore dal 1979. Il nuovo accordo prevede maggiori garanzie sulla sicurezza dei ricercatori e la reciprocità nella gestione dei dati, ma si limita alla ricerca di base, escludendo settori strategici come AI e quantum computing.

Anche l’Unione Europea ha adottato misure per limitare la cooperazione con Pechino nelle tecnologie a duplice uso, ovvero quelle che potrebbero essere impiegate per scopi militari. Al momento, Bruxelles e Pechino sono ancora impegnate in negoziati sul futuro della loro collaborazione scientifica.

Il dibattito ha reso evidente il divario tra UE e USA sulle strategie di regolamentazione e sicurezza tecnologica. Mentre l'UE auspica un rafforzamento della cooperazione scientifica transatlantica, la retorica aggressiva della neoamministrazione americana e le divergenze su AI e semiconduttori potrebbero spingere l’Europa a diversificare le proprie alleanze internazionali.

In un contesto geopolitico sempre più instabile, il futuro della collaborazione tra Unione Europea e Stati Uniti nel campo della scienza e della tecnologia rimane incerto, con la necessità di trovare un equilibrio tra autonomia strategica e cooperazione globale.