Nuova strategia UE per affrontare il gap di competenze STEM: attrarre talenti globali per la crescita economica

L'Unione Europea sta lavorando con urgenza per affrontare una grave carenza di professionisti nei settori della scienza, della tecnologia, dell'ingegneria e della matematica (STEM), con l'obiettivo di stimolare l'innovazione e favorire la crescita economica.

Gli esperti affermano che, sebbene gli sforzi dell'UE per aumentare il numero di professionisti STEM formati all'interno dell'Europa siano fondamentali, una parte della soluzione dovrà passare dall'attrazione di talenti provenienti dall'estero.

Secondo la Commissione Europea, l'UE avrà bisogno di ulteriori due milioni di professionisti nelle discipline scientifiche e ingegneristiche entro il 2030. In tal senso, il nuovo Piano Strategico per l'Istruzione STEM della Commissione, che è compreso nell'iniziativa Union of Skills, mira a colmare questo divario incoraggiando gli Stati membri ad integrare maggiormente le discipline STEM nelle politiche educative nazionali, ad aumentare il numero di studenti che intraprendono percorsi STEM e, cosa cruciale, ad attrarre talenti di ricerca internazionali.

Uno degli obiettivi del piano strategico è garantire che, entro il 2030, almeno il 45% degli studenti delle scuole secondarie sia iscritto a discipline STEM, con il 32% degli studenti universitari che intraprendono lo stesso percorso.

Per rafforzare ulteriormente la sua forza lavoro, la Commissione ha introdotto tre nuovi programmi pilota destinati ad attrarre giovani ricercatori e professionisti in Europa. Queste iniziative si concentreranno sull'uso delle azioni Marie Skłodowska-Curie per finanziare posizioni di dottorato e post-dottorato, accanto a una nuova strategia per i visti che semplificherà il processo per i professionisti STEM di lavorare e vivere nell'UE.

Alla luce del cambiamento politico, in particolare negli Stati Uniti, l'UE ha un'opportunità unica di invertire una tendenza storica di migrazione dei talenti STEM. Storicamente, l'Europa ha visto molti ricercatori e ingegneri partire per opportunità negli Stati Uniti. Tuttavia, con il panorama politico degli Stati Uniti ora in subbuglio sotto la nuova amministrazione, c'è la possibilità che l'UE possa attrarre questi professionisti.