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La Commissione europea ha ricevuto un’ampia partecipazione alla recente consultazione pubblica sulla futura Strategia europea per le infrastrutture di ricerca e tecnologia. In sole quattro settimane, attraverso il portale “Have your Say”, sono arrivati 441 contributi da 29 Paesi. Un segnale chiaro dell’attenzione che il tema suscita tra attori pubblici e privati dell’ecosistema della ricerca e dell’innovazione.

A rispondere sono stati principalmente enti di ricerca, università, imprese, amministrazioni pubbliche, organizzazioni non governative e cittadini. La partecipazione ha coinvolto 19 Stati membri dell’UE, con una maggiore incidenza da Germania, Spagna e Belgio. Molto attivi anche i Paesi extra-UE, in particolare Regno Unito e Norvegia.

Dalla lettura preliminare dei contributi emergono alcune direttrici comuni. In primo luogo, la necessità di rendere queste infrastrutture più accessibili, soprattutto per nuovi utenti come startup e piccole e medie imprese. Un altro punto ricorrente riguarda la sostenibilità economica: molti sottolineano l’urgenza di garantire finanziamenti stabili per mantenere operativa ed efficace la capacità infrastrutturale nel lungo termine.

Particolare attenzione viene posta anche alla trasformazione digitale, con un focus su interoperabilità dei dati e integrazione dell’intelligenza artificiale, specie nelle infrastrutture che generano grandi volumi di dati scientifici. Altri contributi insistono sull’importanza di rafforzare il legame tra infrastrutture tecnologiche e bisogni industriali, in linea con le priorità strategiche dell’Unione. Infine, è evidente il richiamo a una maggiore coordinazione tra le diverse infrastrutture a livello europeo.

Molti partecipanti hanno anche sottolineato la necessità di garantire una continuità fluida tra i vari servizi infrastrutturali, così da sostenere l’intero ciclo dell’innovazione: dalla ricerca fondamentale fino allo sviluppo tecnologico e all’adozione industriale.

Tra i settori ritenuti prioritari emergono salute, ambiente, energia, digitale e spazio. Le aree tematiche spaziano dalla genomica alla ricerca sul cancro, dalle energie rinnovabili alla scienza marina, fino alle tecnologie digitali e spaziali.

Ora la Commissione analizzerà nel dettaglio i risultati della consultazione per definire la nuova strategia, attesa nei prossimi mesi. Un passo chiave per consolidare il ruolo dell’Europa come leader globale nella ricerca scientifica e nell’innovazione tecnologica.

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Unione Europea