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È stato pubblicata la versione completa, prodotta da una speciale task force, del parere sul prossimo Programma quadro FP10. La task force è parte dello European Research Area and Innovation Committee (ERAC) e comprende rappresentanti degli Stati membri e membri della Commissione europea.
Il documento intende contribuire alle deliberazioni sul futuro orientamento del Programma quadro di ricerca e innovazione dell'Unione europea.
Il parere raccomanda di semplificare e snellire la struttura del II Pilastro, affermando che le attuali strutture a cluster, in cui le grandi unità includono temi molto diversi, impediscono un approccio gestionale efficiente e creano un inutile ostacolo per i partecipanti.
Viene inoltre chiesta una maggiore semplificazione per i richiedenti di sovvenzioni, che secondo il parere dovrebbe essere una priorità fondamentale del nuovo programma.
La task force ha affermato che occorre valutare il valore aggiunto delle misure di allargamento volte a colmare il divario est-ovest nelle capacità di ricerca, e dello European Institute of Innovation and Technology (EIT).
All’interno del parere spicca una visione positiva dell’European Research Council (ERC) e delle azioni Marie Skłodowska-Curie (MSCA), considerati i fiori all'occhiello del Programma quadro quando si tratta di opportunità per i singoli candidati. Si legge infatti che dovrebbero continuare ad essere riconosciuti per il loro ruolo prezioso nel sostenere lo sviluppo della carriera e la ricerca bottom-up e innovativa.
Anche l’European Innovation Council (EIC) viene menzionato favorevolmente e la task force afferma che ha dimostrato la sua importanza nel colmare alcune lacune tra l'eccellenza della ricerca e la trasformazione di tali risultati in mercato.
Tuttavia, la task force dell'ERAC suggerisce che le EU Missions, che fissano obiettivi a lungo termine in cinque aree prioritarie e che sono state oggetto di critiche da parte degli stakeholder, dovrebbero essere spostate fuori dal programma quadro dato che il raggiungimento degli obiettivi delle Missioni richiede più di quanto il nuovo programma possa affrontare da solo e va oltre le attività di R&I.
Secondo la task force, FP10 dovrebbe fare scelte più strategiche e prevedere una maggiore consultazione degli Stati membri e delle parti interessate, nell'ambito di una strategia più ampia volta a stimolare gli investimenti nazionali, regionali e privati nella ricerca e nell'innovazione.
Riconoscendo il ruolo chiave svolto dalle PMI nel promuovere l'innovazione, la task force raccomanda di esplorare la possibilità di ridurre il contributo finanziario richiesto alle PMI, che attualmente è del 50% in alcuni partenariati di Horizon Europe.
Un'altra priorità fondamentale è un approccio a livello continentale e un processo di associazione più rapido per i Paesi limitrofi che condividono i valori dell'UE, per dare impulso alla ricerca e all'innovazione europea nel suo complesso.