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    Commissione europea
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Un nuovo studio ha identificato gli archivi per i dati e le pubblicazioni che potrebbero aiutare i borsisti del Consiglio europeo della ricerca (ERC), così come i beneficiari di altre sovvenzioni di Horizon Europe, a rispettare i requisiti dell'UE in materia di scienza aperta (open science) quando condividono i risultati dei loro progetti finanziati dall'UE. Gli autori dello studio hanno analizzato 220 archivi e valutato le loro caratteristiche.

Gli esperti hanno riscontrato che oltre il 90% dei depositi "affidabili " è in linea con i requisiti di base della scienza aperta. Tuttavia, solo tre archivi soddisfacevano tutti i requisiti obbligatori per i metadati, e nessuno soddisfaceva sia i requisiti obbligatori che quelli raccomandati per i metadati stabiliti negli accordi di sovvenzione di Horizon Europe.

Lo studio mostra che i sistemi supportano i principi della scienza aperta in modi diversi e che le informazioni sulle caratteristiche dei sistemi non sono sempre disponibili al pubblico. Inoltre, evidenzia come sia generalmente necessario un alto livello di competenza tecnica per valutare tutti i requisiti e le caratteristiche corrispondenti dei depositi. A questo proposito, è necessario fornire una guida.

Gli accordi di sovvenzione di Horizon Europe includono nuovi requisiti per la scienza aperta. Non solo impongono ai borsisti di depositare i risultati delle loro ricerche in archivi per renderli apertamente accessibili, ma aggiungono diversi requisiti relativi all'affidabilità di tali archivi e ai metadati forniti.

Il rapporto è corredato da un inventario di archivi che fornirà ai ricercatori uno strumento pratico per trovare piattaforme che facilitino il rispetto degli obblighi di open science dei beneficiari. Il rapporto ha anche lo scopo di informare e incoraggiare i gestori degli archivi ad aggiornare, perfezionare e migliorare i loro servizi.

Il rapporto e l'inventario forniscono un'istantanea della situazione attuale. Poiché il panorama è in rapida evoluzione, è prevista una revisione dell'inventario nella seconda metà del 2023.

Area
Unione Europea