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Lo scorso 23 maggio, il Consiglio dell'Unione Europea ha adottato una raccomandazione sulla sicurezza della ricerca che mira a proteggere la R&I da usi impropri, bilanciando apertura e sicurezza senza compromettere principi cruciali come la libertà accademica, l'autonomia istituzionale e la non discriminazione.
La Raccomandazione, basata su una proposta della Commissione Europea del 24 gennaio 2024 nell'ambito della Strategia Europea per la Sicurezza Economica, permette agli Stati membri di affrontare la sicurezza della ricerca in modo collettivo e coordinato. Con l'adozione di questa misura, gli Stati membri si impegnano a sviluppare un insieme coerente di misure politiche e strutture di supporto per il settore della ricerca, includendo quesiti sulla sicurezza della ricerca nei moduli di richiesta di finanziamento e incoraggiando le organizzazioni a introdurre la gestione del rischio legato alla sicurezza nelle loro attività.
La Commissione europea seguirà queste raccomandazioni sfruttando le strutture di governance dell'Area Europea della Ricerca (ERA), coinvolgendo esperti degli Stati membri, organizzazioni finanziatrici e stakeholder a livello europeo. Inoltre, sarà esplorata la possibilità di istituire un Centro Europeo di Competenza sulla Sicurezza della Ricerca e di supportare la formazione e l'apprendimento reciproco per le amministrazioni nazionali.
L'iniziativa intende gestire rischi come il trasferimento indesiderato di tecnologie critiche, influenze maligne e violazioni etiche o di integrità da parte di paesi terzi. Inoltre, la Commissione svilupperà strumenti per aiutare le organizzazioni di ricerca a eseguire la due diligence sui partner potenziali e fornirà, se necessario, linee guida interpretative sulla legislazione dell'UE applicabile.
La prima Conferenza Europea sulla Sicurezza della Ricerca, prevista per l'autunno del 2025, farà il punto sui progressi compiuti.