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Durante il Consiglio dei ministri della ricerca UE del 23 maggio, gli Stati membri hanno accolto positivamente la conferma della presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, che il prossimo Programma Quadro (FP10) resterà indipendente. Tuttavia, i ministri hanno affermato che vigileranno affinché tale impegno sia rispettato.

Il ministro polacco Marcin Kulasek, presidente della riunione, ha annunciato che il Consiglio esaminerà a fondo le proposte finanziarie della Commissione, attese per l’estate. I ministri hanno ribadito inoltre quanto espresso nella Dichiarazione di Varsavia, sottolineando che il FP10 deve restare un programma autonomo ma coordinato con il nuovo Fondo per la Competitività.

Focus su collaborazione, PMI e valore scientifico

È stata evidenziata l'importanza del Pilastro 2, che finanzia la ricerca collaborativa: secondo una valutazione recente, l’81% dei fondi di Horizon Europe è stato destinato a progetti collettivi. I ministri hanno chiesto che eventuali aumenti ai finanziamenti per l’ERC e l’EIC non compromettano questo pilastro.

C’è stata anche forte convergenza sulla necessità di coinvolgere di più le PMI e di sostenere l’intero ciclo dell’innovazione, dalla ricerca di base allo scale-up industriale

Tecnologie a duplice uso: apertura ma con cautela

Il tema delle tecnologie dual-use (civili e militari) ha diviso i ministri. La Lituania ha sostenuto con forza l’apertura del programma a questi progetti, vista la crescente destinazione di fondi UE alla difesa. Altri Paesi, come l’Austria e i Paesi Bassi, hanno aperto al dialogo, chiedendo però safeguard e limiti chiari: l’applicazione civile deve restare prioritaria, e la ricerca esclusivamente militare dovrebbe essere finanziata da strumenti dedicati come l’European Defence Fund.

Semplificazione, IA e nuove iniziative

I ministri hanno accolto positivamente l’adozione del finanziamento a somma forfettaria (lump sum) per semplificare le procedure e hanno chiesto maggiori sforzi per promuovere la parità di genere nella ricerca.

È stata approvata anche una prima versione della strategia UE per l’Intelligenza Artificiale nella scienza, che punta su ecosistemi interdisciplinari, accesso aperto ai dati affidabili e sviluppo di sistemi di IA dedicati alla ricerca. La strategia sottolinea l’importanza di un uso etico, inclusivo e responsabile dell’IA, consapevole dei rischi legati a bias, errori e manipolazione dei dati.

Il Consiglio ha inoltre adottato l’agenda politica dello Spazio Europeo della Ricerca (ERA) per il 2025-2027, con 11 politiche strutturali e 8 azioni mirate, tra cui la sicurezza della ricerca e l'uso dell’IA.

Infine, la commissaria Ekaterina Zaharieva ha presentato le iniziative del programma Choose Europe for Science e ha annunciato una nuova call ERA Chairs da 230 milioni di euro, per attrarre talenti in Paesi a basso rendimento nel campo della ricerca.

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Unione Europea