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Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha presentato il "Piano Italia per la Moda" alle principali associazioni di settore, delineando una serie di proposte strategiche per affrontare le difficoltà congiunturali e strutturali del comparto.

Il piano messo in campo mira a consolidare la filiera produttiva della moda, con interventi mirati a sostenere gli investimenti, fronteggiare la crisi di liquidità e combattere la contraffazione. E' stata sottolineata l'importanza di un approccio unitario, puntando su misure che rispondano alle esigenze immediate delle imprese, ma anche sul lungo periodo, con soluzioni che favoriscano una transizione sostenibile e digitale.

Il Piano Italia per la Moda si articola su diversi fronti, con misure concrete per affrontare la crisi economica che ha colpito il settore, segnata dalla contrazione del mercato del lusso in Cina e dall'incertezza derivante dalle politiche commerciali degli Stati Uniti. In particolare, il piano prevede l'adozione di strumenti come i Basket bond, il fondo di Garanzia e meccanismi rotativi per risolvere la difficile situazione di liquidità in cui si trovano molte imprese.

A supporto degli investimenti, il Governo ha previsto un incremento significativo delle risorse per il settore. Oltre ai 15 milioni già stanziati dalla legge per il Made in Italy, nel 2025 sono stati destinati circa 250 milioni di euro per finanziare misure dedicate alla transizione ecologica e digitale delle imprese della moda. Tra le iniziative previste, rientrano anche i Contratti di sviluppo, i mini contratti di sviluppo e il rafforzamento della filiera delle fibre tessili naturali e da riciclo.

Un altro obiettivo strategico del Piano Italia riguarda il consolidamento della filiera, un aspetto fondamentale considerando la forte frammentazione del settore. Il piano prevede processi di integrazione tra grandi brand e realtà della filiera, sia attraverso aggregazioni orizzontali che verticali. Si punta anche ad incentivare la crescita dimensionale delle imprese, favorendo la collaborazione con soggetti pubblici e privati.

Inoltre, il governo è impegnato nel rafforzamento della legalità nel settore, con l'elaborazione di un "Protocollo anti-contraffazione e legalità" che ha l'obiettivo di tutelare i diritti di proprietà industriale e di combattere le violazioni legate alla contraffazione. Questo protocollo si inserisce in un contesto di più ampio respiro, volto a garantire la sostenibilità e la protezione del patrimonio di eccellenza, qualità e creatività che caratterizzano il Made in Italy.