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All'ultimo incontro tra la Commissaria europea per la ricerca Mariya Gabriel e i rappresentanti delle startup europee si è convenuto sulla necessità di creare un quadro comune di valutazione annuale delle start-up per misurare le prestazioni dell'innovazione in UE.
Infatti, gli indici esistenti che tracciano lo sviluppo delle start-up della scena europea utilizzano dati e definizioni non compatibili, rendendo impossibile l'interpretazione e la comparazione tra i dati dei vari paesi.
Sarà quindi necessario accordarsi su definizioni comuni per termini chiave come start-up, scale-up e deep tech, prima di istituire il nuovo quadro di valutazione.
Il gruppo, che include un rappresentante di ogni Stato membro, ha incontrato per la prima volta la Commissaria Gabriel a metà aprile 2021 e ha ora consegnato il suo piano per rendere l'Europa una potenza globale per le start-up.
Si tratta del secondo documento di questo tipo, che fa seguito al piano in 8 fasi presentato qualche settimana fa dai rappresentanti delle imprese "unicorno" europee - ovvero le start-up che hanno raggiunto valutazioni di oltre 1 miliardo di dollari.
L'obiettivo di questo lavoro è aggiornare il piano politico per l'innovazione in Europa dato che a marzo la Commissione ha stabilito l'obiettivo di raddoppiare il numero di aziende unicorno in Europa entro il 2030, portandolo a circa 250.