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Le recenti restrizioni sui progetti legati alla diversità imposte dal National Institutes of Health (NIH) degli Stati Uniti stanno creando incertezza tra i ricercatori europei, sollevando interrogativi sul futuro dell’accesso reciproco ai finanziamenti per la ricerca sanitaria tra UE e USA.

Un ordine esecutivo del presidente americano, volto a limitare iniziative su diversità, equità e inclusione (DEI), ha portato alla cancellazione di numerosi progetti NIH, compresi quelli sulla salute della comunità LGBTQ+. Inoltre, i tagli hanno bloccato diversi finanziamenti e portato al licenziamento di oltre 1.200 dipendenti del NIH, aumentando il rischio di paralisi amministrativa.

Nel 2024, il NIH ha finanziato 121 progetti con ricercatori europei, per un valore complessivo di oltre 62 milioni di dollari. Tuttavia, il clima di incertezza sta rendendo meno attraente l’accesso ai fondi NIH per i ricercatori in Unione europea.

Dal 2008, l’Unione Europea ha consentito ai ricercatori statunitensi di partecipare al finanziamento del Cluster Salute dei Programmi Quadro per la Ricerca, con l’obiettivo di favorire collaborazioni transatlantiche. Nell’attuale programma Horizon Europe, i ricercatori USA hanno ricevuto 26,4 milioni di euro per progetti sanitari. Tuttavia, il reciproco accesso ai fondi è spesso criticato per la complessità burocratica.

Ora, con il finanziamento NIH in bilico, la Commissione ha dichiarato di seguire attentamente gli sviluppi per valutare eventuali misure di risposta. Gli esperti temono che le restrizioni NIH possano compromettere l’accordo reciproco tra UE e USA. Cole Donovan, ex funzionario dell’Office of Science and Technology Policy statunitense, ha avvertito che la limitazione dei fondi NIH potrebbe portare a reazioni da parte dell’UE.

Oltre ai problemi attuali, il budget del NIH da 48 miliardi di dollari potrebbe subire tagli significativi entro la fine dell’anno, mentre Donald Trump negozia con il Congresso il nuovo bilancio federale. Durante il suo primo mandato, Trump tentò di ridurre i finanziamenti alla ricerca, ma il Congresso annullò i tagli. Oggi, con un maggiore controllo sul Partito Repubblicano, potrebbe riuscire nel suo intento.