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La Commissione europea ha delineato le principali aree di intervento per la ricerca su biodiversità, agricoltura e ambiente nel quadro di Horizon Europe 2026-27.
Un primo documento di lavoro del programma Cluster 6 sarà discusso il 12 marzo dalla Commissione per il Programma, con l’obiettivo di finalizzare le call future. Il piano preliminare conferma l’impegno della Commissione a destinare almeno il 25% dei fondi di Horizon Europe all’azione climatica e il 10% alla ricerca sulla biodiversità tra il 2025 e il 2027.
Nel settore della biodiversità, i progetti si concentreranno su:
- declino delle specie di insetti;
- efficacia delle aree protette;
- soluzioni basate sulla natura;
- miglioramento delle tecniche di selezione vegetale biologica.
Anche l’agricoltura e i sistemi alimentari restano centrali, con finanziamenti previsti per:
- competitività e sostenibilità di agricoltura, pesca e allevamento;
- monitoraggio delle specie ittiche migratorie;
- resistenza ai pesticidi;
- diete sane per la prevenzione delle malattie cardiovascolari.
In previsione dell’EU Circular Economy Act 2026, saranno finanziati progetti per gestione dei rifiuti tessili, elettronici e delle costruzioni, oltre a eventi sportivi e musicali sostenibili. Tutti i progetti dovranno rispettare il principio “do no significant harm” e, ove possibile, integrare tecnologie digitali avanzate, come intelligenza artificiale e big data.
Le call future riguarderanno anche:
- protezione ambientale e riduzione dell’inquinamento;
- tutela di suolo e risorse idriche;
- sviluppo di comunità rurali, costiere e urbane resilienti;
- innovazione nella governance agricola e soluzioni digitali.
La Commissione ha anche sottolineato l’importanza di integrare scienze sociali e umanistiche nei progetti di ricerca, poiché giocano un ruolo chiave nel supportare la transizione verde europea.