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Il Comitato europeo delle regioni ha espresso serie preoccupazioni riguardo alla proposta della Commissione europea di creare un Fondo per la Competitività, che riunirebbe la maggior parte dei programmi di ricerca e innovazione dell'UE.
Il cambiamento, che centralizzerebbe la gestione dei fondi, rischia di danneggiare gli sforzi volti a ridurre il divario di innovazione tra le diverse aree d'Europa. In particolare, secondo un documento interno, la proposta della Commissione potrebbe compromettere il supporto all'innovazione su base territoriale, privilegiando un approccio orientato a progetti politici di grande portata e penalizzando le regioni meno sviluppate.
La proposta è emersa la scorsa settimana in un memo trapelato, che delinea il piano di unire tutti i fondi R&I, inclusi il successore di Horizon Europe (FP10), il Fondo Europeo per la Difesa e altri programmi chiave, in un unico grande fondo. La Commissione intende così semplificare e rendere più strategica la distribuzione delle risorse, facilitando l'accesso soprattutto per l'industria.
Nonostante l’intento della Commissione di ridurre la complessità, le regioni temono che questo approccio possa ampliare ulteriormente il divario tra le aree di innovazione avanzate e quelle in ritardo. Il Comitato delle Regioni ha sollevato queste preoccupazioni in occasione della formulazione delle proprie richieste per FP10, ribadendo la necessità di un maggiore sostegno alle regioni meno sviluppate in ambito innovativo.
Infine, vi è preoccupazione che il Fondo per la Competitività possa essere vulnerabile a tagli futuri, poiché i fondi centrali gestiti direttamente dalla Commissione potrebbero subire pressioni in caso di nuove esigenze di finanziamento da parte degli Stati membri.