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- FonteCommissione europea
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L'European Institute of Innovation and Technology (EIT) ha pubblicato un nuovo studio dal titolo “Women Founders in European Deep Tech Start-ups”.
Lo studio, che prende in esame 7.165 start-up in 37 Paesi, rivela che le donne fondatrici nel settore deep tech ricevono meno finanziamenti totali rispetto agli uomini. Secondo lo studio, le donne sono sottorappresentate nelle start-up deep tech, con meno di un quarto (24%) delle start-up deep tech create nel 2022 con almeno una donna nel team di fondazione.
Sebbene le donne fondatrici rimangano una minoranza, lo studio rileva che la percentuale di donne sul totale dei fondatori di start-up deep tech è raddoppiata tra il 2010 e il 2022 (dal 7% al 14%). Allo stesso modo, anche se le donne hanno meno probabilità di avviare una start-up deep tech da sole, la percentuale di start-up costituite da sole donne è in costante aumento.
Lo studio rileva che le start-up deep tech con almeno una donna fondatrice sono significativamente più grandi in termini di numero di persone impiegate e che team fondatori più grandi sono associati a una maggiore crescita dei dipendenti.
Lo studio ha inoltre rilevato che la maggior parte delle start-up deep tech guidate da donne lanciate tra il 2010 e il 2022 proviene dalla Francia con 2.616 (21,0%), seguita da Germania e Spagna. Paesi Bassi, Italia, Svezia, Finlandia e Belgio sono tra i Paesi più rappresentati. Nella maggior parte dei Paesi, la percentuale di donne fondatrici di imprese deep tech tra tutti i fondatori si concentra tra il 10% e il 20%, con una media del 17%.
Inoltre, secondo i risultati dello studio, le donne devono affrontare sfide significative in termini di finanziamenti rispetto alle loro controparti maschili. In media, le startup deep tech con almeno una donna fondatrice ricevono meno finanziamenti totali, meno finanziamenti per round e primi round più piccoli. Le startup deep tech fondate da donne ricevono finanziamenti significativamente inferiori rispetto a quelle fondate da uomini.
Nella fase di avvio, le startup guidate da donne ottengono solo il 15% dei finanziamenti, mentre le startup guidate da uomini ottengono il restante 85%. Per quanto riguarda il capitale di rischio nelle fasi iniziali e finali, le startup fondate da donne ricevono solo l'11% dell'investimento totale, mentre l'89% va a società guidate da uomini. Rispetto ad altri settori, le donne incontrano anche delle barriere nell'accesso alla deep tech.
Il rapporto indica anche che le donne che operano nel deep tech possono incontrare ostacoli nell'accesso agli investimenti privati e hanno maggiori probabilità di ricevere un primo round da fonti pubbliche. Le start-up deep tech femminili non solo ricevono una prima valutazione inferiore rispetto alle loro controparti maschili, ma continuano a ricevere valutazioni più basse per tutto il ciclo di crescita della loro start-up e hanno meno probabilità di raggiungere una valutazione di 20 milioni di euro.
L'unica tendenza positiva per quanto riguarda i finanziamenti è che le start-up deep tech con donne nei loro team fondatori ricevono il primo finanziamento più velocemente rispetto alle start-up con team fondatori interamente maschili.