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Lo European Innovation Council ambisce a raggiungere un budget di almeno 10.5 miliardi di euro, nonostante i tagli al nuovo programma europeo per la Ricerca e Innovazione non facciano ben sperare.
L’EIC intende incoraggiare lo sviluppo del settore legato alle nuove tecnologie attraverso investimenti azionari: grazie alla partecipazione in piccole società ne potrà ridurre il rischio, attraendo in questo modo maggiore capitale privato. Contestualmente l'EIC vuole puntare sulle “deep tech”, tecnologie e soluzioni con un elevato grado di innovazione, quali intelligenza artificiale, ICT, biotecnologie e batterie.
Mark Ferguson, presidente dell'EIC Board, ha affermato che le migliori opportunità per l'Europa sono le tecnologie verdi. Uno dei metodi per ridurre le emissioni nocive è infatti la tecnologia, basti pensare agli strumenti per la cattura e il riutilizzo del carbonio, o alle tecnologie per la produzione alimentare sostenibile e la riduzione delle emissioni agricole.
Il problema è che le nuove tecnologie non sempre riescono ad attrarre capitali privati nelle fasi precoci perché comportano investimenti ad alto rischio. L'EIC potrebbe svolgere in questo senso un ruolo fondamentale. L’EIC ha l’obiettivo di lavorare in stretta sinergia con altre azioni e programmi poiché le imprese che sviluppano queste tecnologie necessitano di un supporto differenziato in base alla fase di sviluppo. Saranno quindi essenziali le collaborazioni con ATTRACT, il consorzio coordinato dal CERN che finanzia progetti allo stadio iniziale, e con l’EIT.