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Le università e le istituzioni accademiche europee hanno espresso una netta opposizione alla proposta della Commissione europea di consentire progetti di dual-use research nel prossimo Framework Programme, che sostituirà Horizon Europe a partire dal 2028.

Nel gennaio di quest'anno, la Commissione ha presentato una serie di opzioni per FP10, tra cui la possibilità di includere progetti a doppia applicazione (militare e civile) all'interno del programma. Attualmente, Horizon Europe è interamente dedicato alla ricerca civile e il Fondo Europeo per la Difesa sostiene la ricerca militare. Sebbene la proposta di far convergere i programmi sia logica in termini di ottimizzazione dei finanziamenti, un numero significativo di organizzazioni accademiche e di ricerca si è espresso a favore del mantenimento dello status quo.

La decisione arriva in un contesto di crescente preoccupazione per la sicurezza dell'Unione europea, accentuata dall'invasione russa dell'Ucraina, che ha spinto Bruxelles e i governi nazionali a considerare un potenziamento della ricerca e sviluppo nel settore della difesa.

Anche se non esplicitamente contrarie ai progetti dual-use, le organizzazioni di ricerca esprimono preoccupazione che l'espansione di tali progetti possa ridurre il finanziamento per la ricerca civile. Nonostante ciò, alcune istituzioni di ricerca hanno mostrato una posizione cautamente favorevole, ritenendo utile esplorare questa possibilità, considerando l'evoluzione del panorama geopolitico.

La Commissione ha inoltre proposto un'opzione alternativa: creare ulteriori strumenti di finanziamento per la ricerca e sviluppo nel settore della difesa. Tuttavia, questa proposta è stata vista come potenzialmente complicata e ha ricevuto scarso sostegno.