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La Commissione europea, nell'ambito del Pacchetto di Primavera 2025 del Semestre Europeo, ha invitato gli Stati membri a potenziare gli investimenti pubblici e privati in ricerca e innovazione (R&I) per rafforzare la competitività dell’Unione e colmare il divario con i principali concorrenti globali.

Il documento evidenzia come l’attuale media UE di spesa in R&I sia ferma al 2,2% del PIL, ben al di sotto dell’obiettivo del 3% fissato oltre vent’anni fa e ancora lontana dai livelli raggiunti da Paesi come Stati Uniti e Corea del Sud. Inoltre, il rapporto sottolinea che per accelerare la transizione verso un’economia più sostenibile, digitale e autonoma è necessario affrontare sfide strutturali che ostacolano il trasferimento della ricerca al mercato, l’adozione delle tecnologie digitali da parte delle imprese e la creazione di condizioni favorevoli alla crescita delle start-up innovative.

Nel bilancio sull’attuazione delle raccomandazioni dell’anno precedente, la Commissione rileva progressi insufficienti nel settore R&I, suggerendo che potrebbero essere necessari strumenti aggiuntivi per garantire che i governi nazionali affrontino efficacemente le criticità.

Il Semestre Europeo, pur avendo come obiettivo principale la sostenibilità fiscale, si conferma un strumento strategico per legare gli impegni politici a un’implementazione finanziaria coerente, contribuendo a orientare le politiche economiche verso una crescita fondata sull’innovazione. La Commissione invita ora i ministri delle finanze a svolgere un ruolo più attivo per rendere concrete le ambizioni fissate dai responsabili della ricerca e per garantire che la R&I resti al centro dell’agenda europea.

Area
Unione Europea