• Tipo News
    COMUNICATO STAMPA
  • Fonte
    Commissione europea
  • Del

La Commissione europea ha proposto regole di maggiore rigore per ridurre l’impatto degli inquinanti dell’aria, delle acque superficiali e sotterranee e per il trattamento di quelle reflue urbane, in linea con il Green Deal europeo e le richieste della Conferenza sul futuro dell’Europa.

Sull’aria ambiente, la Commissione promuove la revisione delle direttive sulla qualità dell’aria tramite norme provvisorie a livello UE per il 2030 e misure per l’inquinamento atmosferico zero entro il 2050, introducendo altresì riesami periodici per ridurre di più del 50% il valore limite degli inquinanti principali. Ciò consentirà un miglioramento significativo della qualità dell’aria, apportando benefici alla salute dei cittadini e all’economia fino a 121 miliardi di euro entro il 2030 e permettendo ai singoli danneggiati dal mancato rispetto delle norme UE di essere rappresentati collettivamente e risarciti.

La proposta di revisione della direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane permetterà, invece, di rendere i bacini idrici più puliti ed efficienti sotto il profilo dei costi, con l’obiettivo di raggiungere la neutralità energetica entro il 2040 e migliorare in modo incisivo la circolarità dell’economia. A tale scopo, saranno introdotti l’obbligo di recupero dei nutrienti dalle acque reflue, nuove regole contro i microinquinanti e di monitoraggio e saranno promossi i piani integrati di gestione nelle città più importanti, con un saldo costi/benefici positivo per tutti gli Stati membri.

Infine, la Commissione propone l’aggiornamento delle liste tramite l’aggiunta di 25 agenti inquinanti delle acque oggetto di monitoraggio, in modo da consentire controlli più rigorosi, complessivi e norme più avanzate per la comunicazione, la verifica e il miglioramento delle condizioni delle fonti idriche. A seguire, le iniziative saranno oggetto di esame e approvazione dal Consiglio e dal Parlamento europeo, con introduzione progressiva delle nuove norme per permettere l’adeguamento dei settori coinvolti.