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Tra il 2014 e il 2020, 98 progetti sulla sicurezza informatica hanno ricevuto finanziamenti dall’UE grazie al Meccanismo per collegare l’Europa (CEF): sono stati investititi 62,2 milioni di euro, di cui 43,7 milioni di euro provengono dall’UE.
26 paesi dell’Unione europea e un paese del SEE sono stati coinvolti in progetti che hanno contribuito a migliorare e a rafforzare la cibersicurezza europea. Gli operatori dei servizi essenziali hanno potenziato la sicurezza informatica interna, condividendo i risultati con i colleghi del settore e le autorità pubbliche. Gli organismi nazionali si sono concentrati principalmente sull’attuazione della legislazione dell’UE attraverso lo scambio di buone pratiche, la formazione del personale e l’adozione di meccanismi di segnalazione degli incidenti.
Il finanziamento ha contribuito al miglioramento della sicurezza informatica di:
- 21 squadre di risposta alle emergenze informatiche (CERT) attraverso 31 progetti,
- 4 autorità nazionali nei loro 4 progetti,
- 35 operatori di servizi essenziali nei settori dell’energia, della salute, della finanza, dei trasporti e del rifornimento idrico attraverso 41 progetti,
- sono stati creati 3 Centri nazionali di condivisione e analisi delle informazioni (ISAC) nei settori dell'energia, dell'aviazione e delle telecomunicazioni.
È stata anche creata la piattaforma MeliCERTes per consentire ai paesi di collaborare in modo più facile e condividere informazioni più velocemente.