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Tipo NewsCOMUNICATO STAMPA
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FonteVarie - UE
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I negoziatori del Consiglio e del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo politico provvisorio che introduce nella legislazione l'obiettivo della neutralità climatica dell'UE per il 2050 e un obiettivo collettivo di riduzione delle emissioni nette di gas a effetto serra (emissioni al netto degli assorbimenti) pari ad almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.
Per quanto riguarda l'obiettivo per il 2030, i negoziatori hanno convenuto sulla necessità di dare priorità alle riduzioni delle emissioni rispetto agli assorbimenti. Al fine di garantire che da qui al 2030 siano compiuti sforzi sufficienti per ridurre e prevenire le emissioni, hanno introdotto un limite di 225 milioni di tonnellate di CO² equivalente al contributo degli assorbimenti all'obiettivo netto. Hanno inoltre convenuto che l'Unione punterà ad aumentare il pozzo netto di assorbimento del carbonio entro il 2030.
Tra gli altri elementi dell'accordo provvisorio figura l'istituzione di un comitato scientifico consultivo europeo sui cambiamenti climatici costituito da 15 esperti scientifici ad alto livello di cittadinanza diversa, con un massimo di due per Stato membro, per un mandato di quattro anni. Tale comitato indipendente avrà il compito, tra l'altro, di fornire consulenza scientifica e riferire in merito alle misure dell'UE, agli obiettivi climatici e ai bilanci indicativi per i gas a effetto serra e alla loro coerenza con la legge europea sul clima e gli impegni internazionali dell'UE nel quadro dell'accordo di Parigi.
I negoziatori hanno convenuto che la Commissione proporrà, se del caso, un obiettivo climatico intermedio per il 2040, al più tardi entro sei mesi dal primo bilancio globale effettuato nel quadro dell'accordo di Parigi. Nel contempo pubblicherà una previsione del bilancio indicativo dell'Unione per i gas a effetto serra per il periodo 2030-2050, unitamente alla metodologia sottostante utilizzata. Il bilancio è definito come il volume totale indicativo delle emissioni nette di gas a effetto serra (espresso in CO² equivalente e comprensivo di informazioni separate sulle emissioni e sugli assorbimenti) che si prevede saranno emesse nel periodo in questione senza compromettere gli impegni assunti dall'Unione nel quadro dell'accordo di Parigi.
Prima di passare alle fasi formali della procedura di adozione, l'accordo politico provvisorio dovrà essere approvato dal Consiglio e dal Parlamento. L'accordo provvisorio è stato raggiunto dalla presidenza portoghese del Consiglio e dai rappresentanti del Parlamento europeo, sulla base dei mandati conferiti dalle rispettive istituzioni.