• Tipo News
    POLITICA GENERALE
  • Fonte
    Commissione europea
  • Del

La Commissione europea ha pubblicato l'edizione 2025 della Relazione State of the Digitale Decade, un documento annuale che fotografa i progressi e le criticità dell’Unione europea nel percorso verso gli obiettivi digitali fissati per il 2030.

Il bilancio complessivo evidenzia risultati incoraggianti in alcune aree, ma anche ritardi significativi che richiedono nuove azioni congiunte da parte delle istituzioni europee e degli Stati membri.

Il quadro tracciato dalla Commissione monitora e rileva l'evoluzione della digitalizzazione per quanto riguarda i quattro punti principali della Strategia digitale europea:

  1. infrastrutture
  2. imprese
  3. competenze
  4. servizi pubblici.

In termini di connettività, nonostante alcuni miglioramenti, la diffusione delle reti in fibra ottica e del 5G nella sua forma più avanzata non procede con la rapidità necessaria. Si riscontra inoltre una forte frammentazione dei mercati digitali e permangono ostacoli normativi che frenano l’adozione di tecnologie innovative.

Sul fronte delle imprese, crescono l’utilizzo di Intelligenza Artificiale, cloud computing e big data, ma l'adozione resta ancora limitata rispetto al potenziale, in particolare tra le piccole e medie imprese.

Anche sul piano delle competenze digitali si registrano passi avanti: oltre la metà della popolazione dell’UE possiede competenze di base, ma la presenza di specialisti ICT resta insufficiente, con uno squilibrio di genere che penalizza le donne, soprattutto nei settori ad alta specializzazione come la cibersicurezza e l’IA.

Per quanto riguarda la digitalizzazione dei servizi pubblici, l’Europa mostra un buon livello di sviluppo, anche se rimangono criticità legate alla dipendenza da fornitori tecnologici extraeuropei. Questa situazione pone rischi concreti per la sovranità digitale dell’Unione e solleva interrogativi sulla resilienza delle infrastrutture critiche.

Alla luce di questi dati, la Commissione europea ha proposto una serie di raccomandazioni per accelerare il percorso verso il 2030. Gli Stati membri sono chiamati a integrare queste indicazioni nei propri programmi nazionali, al fine di colmare i divari esistenti e favorire una transizione digitale inclusiva, sicura e sostenibile.

Un esame complessivo degli obiettivi digitali europei è previsto per il 2026, e potrebbe portare a un aggiornamento degli indicatori strategici. La trasformazione digitale, conclude la Commissione europea, non può essere considerata una questione tecnica, ma una priorità politica cruciale per la competitività e l’autonomia dell’Unione europea nel mondo.

Sul sito della Commissione europea sono inoltre disponibili le relazioni individuali per ciascun Paese, tra cui l'Italia.