- Tipo NewsPUBBLICAZIONE
- FonteCommissione europea
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È stata pubblicata la settima edizione del report sulla Blue Economy.
Il documento analizza i progressi compiuti dal 2009 e traccia gli sviluppi tra il 2020 e il 2021 (ultimi dati disponibili di Eurostat) dei settori che si basano sulle risorse costiere e marine dell'UE. Secondo i dati più recenti, nel 2021 l'economia blu si è ripresa dalla pandemia: il surplus operativo lordo (profitto) è cresciuto del 73% rispetto al 2020, raggiungendo i 76,4 miliardi di euro, mentre l'occupazione è aumentata del 17%, rappresentando una quota dell'1,8% della forza lavoro dell'UE.
I settori consolidati dell'economia blu dell'UE impiegano direttamente circa 3,59 milioni di persone e generano circa 623,6 miliardi di euro di fatturato e 171,1 miliardi di euro di valore aggiunto lordo (VAL).
Questi settori consolidati comprendono le risorse marine viventi, le risorse marine non viventi, l'energia marina rinnovabile, le attività portuali, la costruzione e la riparazione di navi, il trasporto marittimo e il turismo costiero. Il turismo costiero ha mantenuto la quota maggiore di occupazione e valore aggiunto lordo nell'economia blu dell'UE, rispettivamente con il 54% e il 29%, anche se si sta ancora riprendendo dalla crisi della pandemia del 2020.
Il sostanziale rimbalzo conferma che l'economia blu dell'UE nel 2021 si è avvicinata al valore precedente alla pandemia, ma è inferiore ai 186,8 miliardi di euro di VAL registrati nel 2019, soprattutto a causa della ripresa incompleta del turismo costiero, poiché in diversi Paesi dell'UE erano ancora in vigore restrizioni ai viaggi.
Le risorse marine vive e l'energia rinnovabile marina - soprattutto l'eolico offshore - hanno ottenuto risultati particolarmente positivi, con un aumento dei profitti lordi rispettivamente del 24% e del 45% rispetto al 2020. L'energia rinnovabile marina è il settore in più rapida crescita in termini relativi, e probabilmente uno dei più in crescita nell'economia dell'UE nel suo complesso. Il fatturato di questo settore è passato da 91 milioni di euro nel 2009 a 3,4 miliardi di euro nel 2021 in termini nominali.
Gli obiettivi di decarbonizzazione dell'UE per i settori dell'economia blu stanno creando nuove opportunità commerciali. Ne sono un esempio lo sviluppo e l'utilizzo di tecnologie e carburanti puliti. I dati mostrano che il consumo di carburante e le emissioni di CO2 della flotta peschereccia dell'UE sono diminuiti del 25% tra il 2009 e il 2021, anche se l'aumento dei prezzi del carburante dopo la pandemia ha causato una battuta d'arresto.