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L'Equity Fund dello European Innovation Council (EIC), lanciato formalmente alla fine di giugno, è in procinto di effettuare i primi investimenti rivolti a startup tecnologiche e che operano nel settore scienze della vita, dopo aver pre-selezionato 102 PMI.

Secondo quanto sostenuto da Jean-David Malo, direttore della Taskforce EIC, le prime aziende a ricevere questo nuovo tipo di finanziamento europeo saranno quelle che ne hanno più immediato bisogno.

Entro la fine dell'anno, il nuovo fondo di venture capital dovrebbe aver investito circa 500 milioni di euro in start-up europee.

Il fondo di investimento dell'EIC, il primo di queste dimensioni, ha obiettivi diversi da quelli dei fondi privati, che si concentrano principalmente sul ritorno dell'investimento. L'obiettivo in questo caso, invece, è quello di eliminare il rischio di investimento per il settore privato. In questo modo sarà possibile l'inserimento di capitali privati in successivi cicli di finanziamento, con l'uscita dell'EIC quando ciò accade.

Ci saranno eccezioni alla regola, con l'EIC che resterà coinvolto nel caso in cui del capitale straniero cercasse di acquistare aziende che lavorano in aree strategicamente importanti, come la sicurezza informatica, o che sono importanti per la sovranità tecnologica dell'UE.

Non è ancora chiaro se l'EIC a pieno titolo sarà gestito all'interno della DG Ricerca e Innovazione della Commissione o se agirà come agenzia esecutiva separata.

Si attendono anche delle modifiche ai processi decisionali per la selezione delle start-up per ricevere finanziamenti in equity.

Il report dell'EIC advisory board, pubblicato la scorsa settimana, ha criticato il processo di richiesta dell'equity, affermando che è troppo difficile. L'EIC insieme al board sta lavorando per risolvere questo problema.

Un'idea è quella di istituire un comitato del programma ombra di Stati membri per preselezionare le aziende più promettenti. A tali imprese verrebbero fornite formazione e supporto per aiutarli a elaborare business plan e presentare proposte più solide per la fase successiva del processo di selezione, in cui la Banca europea per gli investimenti (BEI) gestisce la due diligence in qualità di consulente dell'EIC.

Attualmente, tutte le proposte presentate sono prese in considerazione dalla BEI e inoltrate all'EIC, che prende la decisione finale. La BEI negozia inoltre progetti di condizioni di finanziamento con le start-up e tutti i coinvestitori coinvolti.

Per espandere la propria capacità, l'EIC mira a nominare altri due programme managers, per supervisionare portafogli di diversi tipi di imprese. Due attuali programme managers sono responsabili degli investimenti nel settore sanitario e IT. Un nuovo manager gestirà gli investimenti sul tema green deal, mentre il ruolo del secondo deve ancora essere determinato.