• Tipo News
    PUBBLICAZIONE
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    Governo Italiano
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È disponibile online il nuovo report di monitoraggio trimestrale MISE–Unioncamere–InfoCamere dedicato ai trend demografici e alle performance economiche delle startup innovative.

Il rapporto presenta dati aggiornati al 1° luglio 2021 e tra le principali informazioni contenute troviamo:

  • Crescita della popolazione: al 1° aprile 2021 si contano 13.582 startup innovative, il 3,6% di tutte le società di capitali di recente costituzione.
  • Distribuzione territoriale: la Lombardia ospita oltre un quarto di tutte le startup italiane (26,7%) e la sola provincia di Milano, con 2.545, rappresenta il 18,7% della popolazione. A seguire: il Lazio, con 1.586 startup, rappresenta l’11,7% del totale nazionale (in gran parte localizzate a Roma, 1.411, 10,4% nazionale), la Campania, con 1.205 startup, (8,9%) e il Veneto con 1.095 startup (8,1%). Tuttavia, la regione con la maggiore densità di imprese innovative è il Trentino-Alto Adige, dove circa il 6% di tutte le società costituite negli ultimi 5 anni è una startup.
  • Forza lavoro: i soci di capitale dell’azienda, rispetto al trimestre precedente, sono sensibilmente aumentati (+9,5%) attestandosi ad oltre quota 65 mila. Elevata la rappresentazione di imprese fondate da under-35 (il 18,1% del totale), mentre risultano sottorappresentate le imprese femminili: 12,9%, contro un 21,1% registrato nel complesso delle società di capitali.
  • Fatturato: le startup innovative vantano un valore della produzione medio di poco inferiore a 171,7 mila euro. Per definizione, le imprese “best-performer”, più consolidate per età e fatturato, tendono progressivamente a perdere lo status di startup innovativa.
  • Investimenti e redittività: le startup innovative mostrano un’incidenza più elevata della media di società in perdita (oltre il 52,3% contro il 32,3% complessivo). Tuttavia, le società in utile mostrano valori particolarmente positivi in termini di redditività (ROI, ROE) e valore aggiunto. Inoltre, le startup innovative presentano un tasso di immobilizzazioni di circa sette volte più elevato rispetto alle altre aziende comparabili.