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Si intensifica la pressione sulla Commissione europea riguardo alla necessità di pagare i ricercatori dei progetti Marie Sklodowska Curie (MSCA) ostacolati dalla pandemia e sul tanto discusso aumento di budget per il programma Horizon Europe.

A seguito di una denuncia da parte di due borsiste MSCA presentata all'Ombudsman europeo, che contestava il rifiuto della Commissione di coprire i costi sostenuti a fronte della sospensione dei propri progetti durante il lockdown della scorsa primavera, due membri tedeschi del Parlamento europeo si sono fatti carico del problema. Essi hanno chiesto alla Commissaria europea per la ricerca Mariya Gabriel di individuare una soluzione politica per trovare le risorse necessarie a coprire l'estensione dei costi per i borsisti i cui progetti sono stati ritardati dalla pandemia di coronavirus.

Parallelamente, oltre 30 ricercatori beneficiari di finanziamenti dell'UE hanno inviato lettere al Parlamento europeo per chiedere agli eurodeputati di portare avanti la lotta per l'aumento del budget di Horizon Europe, al momento fermo a 80,9 miliardi di euro rispetto ai 94,4 miliardi inizialmente previsti.

I ricercatori chiedono aumenti di bilancio per il Consiglio europeo della ricerca e per il programma Marie Sklodowska Curie e avvertono che potrebbero essere costretti a spostare la loro carriera al di fuori dell'UE se le risorse stanziate non saranno in grado di coprire il loro fabbisogno nei prossimi sette anni.