• Tipo News
    POLITICA GENERALE
  • Fonte
    APRE
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La Commissione ITRE (Industria, Ricerca, Energia) del Parlamento Europeo ha approvato mercoledì 21 novembre, i progetti di relazione relativi a Horizon Europe, il Programma Quadro UE per la R&I 2021-2027. I due progetti di relazione – uno relativo alla proposta di regolamento (programma quadro e regole di partecipazione e diffusione, l’altro alla proposta di decisione (programma specifico) – sono stati approvati a larga maggioranza, rispettivamente con 60 voti a favore, 1 voto contrario e 3 astensioni (regolamento), e 61 voti a favore, 1 voto contrario e 1 astensione (decisione).

Il contesto e i prossimi passaggi
Il voto del 21 novembre in Commissione ITRE segna il primo passaggio legislativo ufficiale verso l’approvazione di Horizon Europe, dopo la presentazione della proposta della Commissione europea (7 giugno). I due progetti di relazione parlamentari diverranno definitivi dopo il voto in sessione plenaria – previsto nella settimana del 10-14 dicembre (un passaggio non esclusivamente formale) – definendo così la posizione del Parlamento in vista del negoziato inter-istituzionale.

Il Consiglio dell’UE (Competitività) reagirà invece alla proposta della Commissione il prossimo 30 novembre. Gli Stati Membri produrranno un Orientamento Generale Parziale sul regolamento / programma quadro (una posizione comune su una parte degli articoli del testo) e una relazione intermedia (Progress Report) sulla decisione / programma specifico.

Le tre versioni di Horizon Europe sul tavolo (la proposta della Commissione, le relazioni del Parlamento, la reazione parziale del Consiglio), dovrebbero dar vita – probabilmente da gennaio – al negoziato inter-istituzionale (o trilogo informale), per arrivare a un testo condiviso e ai contenuti definitivi del programma. In ogni caso, resta al momento improbabile la chiusura di un accordo istituzionale prima delle elezioni europee di maggio prossimo.

La posizione della Commissione ITRE
Le relazioni della Commissione ITRE – che diverranno definitive dopo il passaggio in plenaria a metà dicembre – introducono novità importanti rispetto alla proposta della Commissione europea, venendo incontro a gran parte delle raccomandazioni avanzate da APRE nei mesi scorsi, e delle proposte emendative presentate dal GIURI, il network degli stakeholder italiani R&I a Bruxelles, che APRE coordina.

In particolare, la posizione della Commissione ITRE (elenco non esaustivo):

  • fissa il bilancio complessivo di Horizon Europe a 120 miliardi di euro in prezzi 2018, pari a 135,2 miliardi in prezzi correnti (rispetto ai 94,1 proposti dalla Commissione europea);
  • ripropone lo Strumento PMI di Horizon 2020 come schema orizzontale al secondo pilastro di Horizon Europe, con un accento esplicito sull’innovazione incrementale, una dotazione finanziaria di 2,5 miliardi di euro e una struttura in fasi differenziate;
  • definisce più chiaramente il processo di pianificazione strategica, proponendo che il piano strategico venga adottato ogni due anni per mezzo di un atto delegato, in seguito a una consultazione ampia e trasparente e con il coinvolgimento degli Stati Membri, del Parlamento e della comunità degli stakeholder R&I;
  • propone una definizione maggiore dei criteri per la selezione delle missioni di R&I, stabilendo inoltre di dedicare alle missioni un massimo del 10% del bilancio del secondo pilastro per i primi due anni del programma;
  • propone che le FET Flagships attualmente esistenti e supportate in Horizon 2020 (Human Brain Project, Graphene, Quantum Technologies) vengano mantenute come tali in Horizon Europe e che per le altre FET Flagships che verranno lanciate entro la fine di Horizon 2020 venga considerata la prosecuzione come missioni di R&I;
  • scorpora il Cluster 2 del secondo pilastro proposto dalla Commissione (“Inclusive and Secure Societies” in due cluster differenti (“Inclusive and Creative Society” e “Secure Societies”).
Area
Unione Europea
Quadro di finanziamento