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Il Piano Juncker: alcuni risultati

Davanti alla crisi finanziaria che ha colpito l'Europa nell’ultimo decennio, la Commissione Europea ha lanciato nel 2014 il Piano per gli Investimenti per l'Europa, detto “Piano Juncker”, con l’obiettivo di rilanciare l’economia europea e attivare nuovi capitali, per sostenere la crescita in Europa.

Nel concreto, il Piano tenta, innanzitutto, di aumentare le risorse finanziarie per gli investimenti attraverso il Fondo strategico europeo per gli investimenti (FEIS), a condizione che tale aumento di finanziamenti non provochi l’aggravamento del debito pubblico. In secondo luogo, l’iniziativa mira a migliorare il modo in cui la finanza raggiunge l’economia reale, rimuovendo quindi le barriere agli investimenti.

L’obiettivo è però quello di supportare progetti precisi, ovvero quelli presentati dalle imprese europee, caratterizzati da un alto valore aggiunto, sia economico che sociale, nell’ambito di: infrastrutture; ricerca, sviluppo e innovazione; sanità; tecnologie dell’informazione e della comunicazione; sviluppo del settore energetico. Il piano Juncker consente, infatti, al Gruppo BEI di finanziare operazioni più rischiose rispetto alla media dei suoi investimenti. Spesso i progetti sostenuti dal FEIS sono altamente innovativi e competitivi, intrapresi anche da piccole imprese prive di storia creditizia, o raggruppano esigenze infrastrutturali più piccole per settore e zona geografica.

Recentemente, ad esempio, la Banca europea per gli investimenti e Grifols, azienda farmaceutica con sede a Barcellona, hanno firmato un prestito di 85 milioni di euro a sostegno delle iniziative di ricerca, sviluppo e innovazione dell'impresa al fine di identificare nuove terapie per le malattie rare e croniche. Sempre nell’ambito salute, il piano Juncker sta sostenendo un prestito di 40 milioni di euro a favore della società di biotecnologia Nanobiotix, con l’obiettivo di contribuire al finanziamento dello sviluppo di trattamenti innovativi contro il cancro.

Il FEIS agisce, in generale, fornendo una garanzia a favore di alcune precise operazioni di investimento effettuate dalla Banca Europea per gli investimenti. Questa garanzia consente una maggior disponibilità da parte del Gruppo o dell’intermediario finanziario a concedere credito e, in secondo luogo, incentiva i prestiti finalizzati all’investimento in alcuni progetti. Per sostenere questi progetti il Gruppo BEI ha anche dovuto sviluppare nuovi prodotti di finanziamento, ad esempio venture debt con caratteristiche di capitale proprio o piattaforme di investimento.

Attraverso queste modalità, dal luglio 2015, il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) ha mobilitato 335 miliardi di euro di investimenti supplementari in tutta l'UE, superando l'obiettivo di investimento originario di 315 miliardi di euro.


Per quanto riguarda l’Italia, il totale dei finanziamenti nell'ambito del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) nel nostro paese è pari a 8,5 miliardi di euro, che dovrebbero mobilitarne altri 48,7 di investimenti aggiuntivi. Sempre in Italia, per la quale è stato prodotto un factsheet come per gli altri paesi, i progetti per infrastrutture e innovazione finanziati dalla Banca europea per gli investimenti con il sostegno del FEIS ad oggi approvati sono 73, pari ad un valore di 6,1 miliardi di euro di finanziamento complessivo.

Fra questi, si segnala ad esempio l’investimento a favore dell’Ospedale di Treviso, per il quale la BEI ha messo a disposizione 70 milioni di euro nel quadro del piano di investimenti per Ospedal Grando S.p.A., a sostegno della progettazione, della costruzione e del funzionamento della nuova Cittadella della Salute all’interno dell’ospedale di Treviso Cà Foncello. Il progetto prevede, inoltre, la ristrutturazione di alcuni edifici esistenti e la costruzione di nuovi impianti, compreso un centro medico potenziato con quasi 1.000 posti letto e nuovi centri di ricerca e logistici.

Il dopo-Juncker: InvestEU

Il 6 giugno 2018 la Commissione ha presentato la sua proposta sul programma che succederà al piano Juncker nel prossimo quadro finanziario pluriennale, ovvero il programma InvestEU. Si tratta di un programma unico di investimento per le politiche interne dell’Unione Europea, il cui obiettivo generale è sostenere le sue politiche attraverso la mobilitazione di investimenti pubblici e privati nell’area UE.

InvestEU opera a sostegno di quattro diversi settori di intervento, fra cui ricerca, innovazione e digitalizzazione. Non a caso, infatti, il programma, al fine di ottimizzare l’azione dell’UE, sarà complementare alla concessione di finanziamenti e ad altre azioni nell’ambito di settori di intervento prioritari, come Horizon Europe o il programma Europa digitale.

Rispetto al settore di intervento “ricerca, innovazione e digitalizzazione”, la garanzia di bilancio proposta è pari a 11,25 miliardi di euro.