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Sono stati annunciati i nuovi 52 vincitori delle sovvenzioni ERC "proof of concept", ognuna del valore di 150.000 euro.

Questi si aggiungono ad altri 108 beneficiari di sovvenzioni nel 2017, per un totale di 160 ricercatori che analizzeranno opportunità commerciali, stabiliranno diritti di proprietà intellettuale o procederanno a convalida tecnica per comprovare il loro concetto scientifico. Svilupperanno, per esempio, nuovi antibiotici contro i batteri farmaco-resistenti, produrranno fogli di grafene per proteggere le opere d'arte o produrranno una vernice termoregolatrice che potrebbe ridurre il consumo energetico degli edifici (altri esempi di progetti sono disponibili qui). Il budget complessivo del bando era di 24 milioni di euro.

Lo scorso ottobre la Commissione ha orientato i propri finanziamenti per la ricerca e l'innovazione verso il sostegno alle innovazioni pionieristiche e creatrici di mercato. L'Europa è già leader mondiale nel campo della scienza e della tecnologia e, per renderla anche un grande motore di innovazione, la Commissione ha avviato un progetto pilota di un Consiglio europeo dell'innovazione (EIC) a sostegno dei migliori innovatori e degli imprenditori, delle piccole imprese e dei ricercatori con idee brillanti, che mobiliterà 2,7 miliardi di euro a favore dell'innovazione ad alto potenziale di rischio e di guadagno.

Le sovvenzioni "proof of concept" annunciate sono assegnate dal Consiglio europeo della ricerca (CER) e rientrano nel programma quadro per la ricerca e l'innovazione Horizon 2020. Fra questi, 11 grants sono stati vinti da ricercatori italiani e uno dall'Università di Bologna.

Istituito dall'UE nel 2007, il CER è la prima organizzazione europea che finanzia l'eccellenza nella ricerca d'avanguardia, selezionando ogni anno i ricercatori migliori e più creativi di ogni età e nazionalità per realizzare progetti in Europa.