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Il Parlamento europeo vuole aumentare sostanzialmente la spesa per la ricerca ad almeno 120 miliardi di euro nel prossimo ciclo settennale del bilancio UE che entrerà in vigore dopo il 2021.

La Commissione bilancio ha pubblicato martedì scorso [16 gennaio 2018] una posizione preliminare in cui afferma che l'attuale programma di ricerca da 77 miliardi di euro non può soddisfare la domanda molto alta dei richiedenti.

Ciò segue un forte impegno della scorsa settimana da parte della Commissione europea per risparmiare la ricerca dai tagli alla spesa negli anni 2020.

La commissione per l'industria, la ricerca e l'energia (ITRE) del Parlamento ha pubblicato una propria serie dettagliata di raccomandazioni per il prossimo bilancio dell'UE questa settimana. Tali pareri andranno alla commissione bilancio, per arrivare poi alla posizione finale del Parlamento. I deputati ITRE concordano nel sostenere che la spesa per la salute e la ricerca spaziale debba aumentare nel prossimo 9° Programma quadro.

L'ITRE dà anche il suo sostegno allo European Institute of Technology, sottolineando la sua costante importanza.

Per far fronte al minore contributo al budget UE in seguito alla Brexit, pari a circa il 16 per cento dell'intero bilancio, i restanti 27 membri dovranno pagare di più nel bilancio comune, come affermano sia la Commissione che il Parlamento.
La Commissione, che è responsabile della presentazione del bilancio dell'UE, raccomanda un aumento dei contributi nazionali dall'1 per cento del reddito nazionale lordo all'1,1-1,2 per cento nel tempo.
Il Parlamento, al contrario, pensa che i membri dovranno inviare fino all'1,3 per cento del reddito nazionale a Bruxelles.

La maggior parte degli stati occidentali, contributori netti del bilancio UE, sono contrari all'invio di più denaro a Bruxelles, mentre i paesi più poveri, ex comunisti ed orientali, sostengono di non voler subire tagli ai sussidi che ricevono.
La Commissione ha suggerito che il finanziamento della coesione dovrà essere ridotto del 5-10 per cento.

L'UE stabilirà il piano di budget completo a maggio e intende raggiungere un accordo definitivo sul quadro finanziario pluriennale entro la fine del 2019.

 

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Unione Europea
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