Acronimo
Clean Aviation
Anno di inizio
2021
Anno di fine
2027
Area
Unione Europea

Di cosa si occupa

Aviazione pulita è una partnership di ricerca e innovazione che intende contribuire a ridurre l’impronta ecologica del trasporto aereo accelerando lo sviluppo di tecnologie di trasporto aereo climaticamente neutre. Nella classificazione delle partnership rientra fra quelle istituzionalizzate, la cui attuazione è affidata a delle imprese comuni (Joint Undertaking) istituite con il Regolamento (UE) 2021/2085, il cd. Single basic act, che ne definisce obiettivi, membri, ambiti di attività, modalità di funzionamento e governance.
La partnership Aviazione pulita riunisce l'UE, rappresentata dalla Commissione europea, l'industria aeronautica europea, nella figura dei c.d. membri fondatori (che rappresentano il settore privato e sono elencati nel Single basic act) e i membri associati, selezionati secondo i criteri stabiliti nello stesso Single basic act sulla base di un invito a presentare candidature e successivamente approvati dal Consiglio di Direzione dell’Impresa comune.

L’impresa comune Aviazione pulita si fonda sull’esperienza acquisita dalle imprese comuni Clean Sky e Clean Sky 2 (operativa fino al 2024) per gestire un partenariato ambizioso che si concentrerà sullo sviluppo di tecnologie molto innovative finalizzate allo sviluppo di aeromobili, che ne riducano significativamente l'impatto sul pianeta, da diffondere il più rapidamente possibile, per sostenere le esigenze di trasporto aereo di una popolazione sempre più mobile e in crescita. Contribuirà in questo modo al conseguimento degli obiettivi generali del Green Deal europeo così come alla competitività sostenibile globale dell’industria aeronautica dell’Unione, garantendo che le tecnologie sviluppate soddisfino i pertinenti requisiti in materia di sicurezza e di security nell’aviazione e che l’aereo rimanga un mezzo sicuro, affidabile, efficace in termini di costi per il trasporto passeggeri e merci.

Cosa finanzia

La partnership Aviazione pulita si basa su tre linee chiave, ciascuna con attività di ricerca e innovazione mirate e attività dimostrative che guidano l'efficienza energetica e la riduzione delle emissioni dei futuri aeromobili:

- Aereo regionale elettrico ibrido: guidare la ricerca e l'innovazione verso nuove architetture (ibride) di energia elettrica e verso la loro integrazione e le tecnologie in via di maturazione verso la dimostrazione di nuove configurazioni, concetti energetici a bordo e controllo di volo

- Velivoli ultra efficienti a corto e medio raggio: soddisfare le esigenze di breve e medio raggio con architetture aeronautiche innovative, utilizzando sistemi di propulsione termica altamente integrati e ultra-efficienti e fornendo miglioramenti dirompenti nell'efficienza del carburante. Ciò sarà essenziale per il passaggio a fonti di energia a basse/zero emissioni (combustibili sintetici, combustibili non rinnovabili come l'idrogeno), che saranno più energivore da produrre, più costose e disponibili solo in quantità limitate

- Tecnologie dirompenti per abilitare gli aerei alimentati a idrogeno: consentire agli aeromobili e ai motori di sfruttare il potenziale dell'idrogeno come combustibile alternativo a zero emissioni di carbonio, in particolare l'idrogeno liquido. L'applicazione dei risultati di queste aree ai nuovi aeromobili dipenderà dai requisiti di prestazione per le varie categorie di aeromobili, dalla capacità tecnologica e dalla maturità e dai guadagni ottenibili in termini di prestazioni.

L'Agenda Strategica per la Ricerca e l'Innovazione dell'Aviazione Pulita (SRIA) delinea il modo per raggiungere la visione complessiva della partnership, in termini di tempistiche e entità dell'impatto. La tabella di marcia include la ricerca "esplorativa" richiesta a monte, essenziale per individuare i percorsi futuri verso tecnologie mature, pronte per essere incorporate in ulteriori innovazioni nuove e dirompenti.

La traiettoria della partnership definisce due chiari orizzonti temporali verso la neutralità climatica entro il 2050:
2030: dimostrazione e introduzione di concept di aeromobili a basse emissioni che sfruttano i risultati della ricerca sviluppata, facendo un uso accelerato di combustibili sostenibili e ottimizzando le operazioni "verdi", in modo che queste innovazioni possano essere offerte alle compagnie aeree e agli operatori entro il 2030 per l'entrata in servizio nel periodo 2030-2035;
2050: aviazione a impatto climatico zero, sfruttando le tecnologie future maturate oltre la durata della partnership Aviazione pulita, insieme al pieno dispiegamento di combustibili aeronautici sostenibili e vettori di energia alternativa.

Chi può partecipare

Possono contribuire all’attuazione della partnership i membri dell’Impresa comune Aviazione pulita (sia membri fondatori, sia membri associati) oppure soggetti terzi,  presentando proposte progettuali in risposta ai bandi.

Entità del finanziamento

Aviazione Pulita ha un budget totale di 4,1 miliardi di euro per il periodo 2021-2027 ed è finanziato congiuntamente dall'Unione europea e dai membri del settore privato
- 1,7 miliardi di euro provengono da Horizon Europe
- 2,4 miliardi  dai membri del settore privato (membri fondatori e membri associati)

I membri del settore privato contribuiscono al programma fornendo contributi in natura e in particolare svolgendo attività di ricerca e innovazione (per un valore totale di almeno 2,4 miliardi di euro). Si impegnano inoltre nello sviluppo e nella diffusione nel mercato delle tecnologie dirompenti sviluppate, inclusi nuovi aeromobili, motori e sistemi che aprono la strada a un sistema di aviazione climaticamente neutro entro il 2050.

Come accedere al finanziamento

Aviazione Pulita lancia inviti a presentare proposte, aperti e competitivi, che vengono pubblicati sul portale Funding and tender e per conoscenza sul portale dell’Impresa comune.

Contenuto creato il 01/09/2022