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La nomina della nuova Premier inglese ha rimesso al centro la questione dell’associazione del Regno Unito a Horizon Europe, dopo due anni di stallo nei negoziati.
Il processo per l’associazione del Regno Unito al programma UE per la ricerca da 95.5 miliardi di euro ebbe inizio nel 2020, ma l’accordo è bloccato dalla Commissione europea finché la disputa sul protocollo dell’Irlanda del Nord, in base al quale la provincia rimane parte dell’UE con un confine di fatto nel Mare d’Irlanda, non sarà risolta.
L’associazione al programma è sentita da parte della comunità accademica inglese, ma non è certo che la nuova Premier vorrà raggiungere un accordo di compromesso, dato il suo avvio a un caso legale contro l’UE per il blocco alla membership del Regno Unito a Horizon Europe il mese scorso.
Pur avendo entrambe le parti mantenuto una linea dura, con l’invocazione inglese di dare avvio alla procedura di emergenza dell’articolo 16 dell’accordo commerciale della Brexit che permetterebbe di violare i termini stabiliti con l’UE, il caso deve in qualche modo concludersi entro la fine dell’anno in conformità alle regole dell’Accordo di commercio e cooperazione tra le due parti.
Nel mentre, il governo inglese ha annunciato che estenderà il suo schema di supporto finanziario a bandi in chiusura nel 2022 e gli scienziati britannici che hanno fatto richiesta di fondi di Horizon Europe, ma non hanno potuto reclamarli a causa del mancato accordo, potranno continuare a ricevere i finanziamenti.
