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Il primo progetto di comune interesse europeo (IPCEI) sull’idrogeno, approvato dalla Commissione europea per un finanziamento pubblico pari a 5.4 miliardi di euro, vedrà la partecipazione di sei imprese italiane.

Gli investimenti in attività di R&I, presentati dalle sei aziende nazionali Ansaldo, Fincantieri, Iveco Italia, Alstom Ferroviaria, Enel, De Nora in partnership con Snam e con il sostegno degli enti di ricerca Enea e Fondazione Bruno Kessler, sono stati valutati di elevata qualità dall’UE e per questo degni di ricevere una quota di aiuti pubblici maggiore rispetto alle imprese di altri Stati membri, per oltre 1 miliardo di euro.

Nello specifico, grazie al contributo delle sei grandi imprese italiane sarà realizzata una parte della componentistica destinata allo sviluppo di elettrolizzatori, celle combustibili, tecnologia per lo stoccaggio, trasmissione e distribuzione dell’idrogeno, con un ruolo importante anche nell’area dei trasporti. Inoltre, con le fasi di validazione di progetti pilota e dimostrativi, l’IPCEI farà fronte anche all’ampliamento di scala dei processi produttivi, come nell’impiego di Gigafactory per la produzione di elettrolizzatori.

Oltre all’Italia, 29 imprese da 14 Stati UE parteciperanno al nuovo IPCEI, per una mobilitazione attesa di ulteriori 8.8 miliardi di euro di finanziamenti privati. Il progetto contribuirà all’autonomia strategica e alla creazione di una catena del valore fondata sull’idrogeno di respiro europeo, sviluppando fonti energetiche alternative necessarie per la decarbonizzazione dell’industria e del settore della mobilità.

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Territorio nazionale