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Science Business ha recentemente pubblicato un articolo in cui sottolinea come le disparità nelle prestazioni in innovazione e le carenze dei diversi sistemi nazionali in questo ambito siano così variegate che stimolare l'aumento delle prestazioni globali in innovazione in Europa non può avvenire tramite un’unica soluzione, ma richiederà misure differenti a seconda delle regioni.

Per questo motivo, la Commissione europea sta lavorando ad una nuova strategia di innovazione per affrontare tale frammentazione, secondo 4 linee di azione complementari che creino le basi per costruire ecosistemi di innovazione regionali più forti: (i) convincere gli Stati membri ad aumentare gli investimenti nazionali in ricerca e sviluppo; (ii) rendere più facile per le regioni meno innovative l'accesso al programma di ricerca  Horizon Europe; (iii) sviluppare un ecosistema di innovazione paneuropeo; e (iv) sostenere le università a diventare motori di innovazione regionale.

Tale strategia verrà indicata in un Piano d’azione che sarà pubblicato nei prossimi mesi, e nel quale la coesione nell’innovazione sarà uno dei principali argomenti.

Agire in questa direzione è importante perché, ciò che funziona per i paesi con ecosistemi di innovazione meglio sviluppati potrebbe non funzionare per quelli che hanno prestazioni più carenti nel settore. Paradossalmente, l’aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo potrebbe avere un effetto negativo qualora ci sia una mancanza di competenze, infrastrutture scientifiche e coinvolgimento del settore privato. Per far fronte a ciò, nei prossimi anni l'Unione europea investirà fondi extra per azioni di capacity building con l'aiuto dei Recovery Plan e dei programmi di bilancio comunitari, che però, per sortire l’effetto desiderato, dovranno essere implementati in modo opportuno in termini di contenuto e di progetti.

Area
Unione Europea