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Le principali università in Europa si sono riunite per sollecitare l’UE a revocare la possibilità di escludere Israele, Regno Unito e Svizzera dai progetti quantistici e spaziali dell'UE.
I firmatari della dichiarazione comprendono l’università tedesca U15, un organismo che rappresenta le principali università mediche e ad alta intensità di ricerca del paese, il gruppo Russell delle università britanniche, l'associazione UDICE delle università di ricerca francesi, la Lega delle università di ricerca europee (LERU) e le università europee ad alta intensità di ricerca.
Le università sottolineano i benefici della collaborazione transfrontaliera dell’UE per raggiungere veri progressi nel calcolo quantistico e in altri campi strategicamente importanti e per rimanere competitiva con la Cina e gli Stati Uniti.
I ricercatori temono che questi divieti creino un cattivo precedente che potrebbe essere usato per giustificare ulteriori barriere tra l'UE e i suoi vicini. Infatti, secondo i ricercatori un atteggiamento EU-first indebolirà, invece di difendere, la ricerca e l'innovazione europea.