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E' stato pubblicato un nuovo studio sul potenziale dell'idrogeno come carburante per l'aviazione, commissionato dalle Joint Undertaking Clean Sky 2Fuel Cells & Hydrogen.

L'idrogeno giocherà un ruolo chiave come fonte di energia alternativa per un'aviazione a zero emissioni nei prossimi decenni. Aerei all'avanguardia, innovazione dei motori e dei sistemi aeronautici, in combinazione con le tecnologie a idrogeno, possono aiutare a ridurre l'impatto di questo settore sul riscaldamento globale del 50-90% e a raggiungere le drastiche riduzioni delle emissioni stabilite nel Green Deal Europeo

Lo studio ha rilevato che l'idrogeno potrebbe permettere l'operatività del primo prototipo entro il 2028 e i primi voli effettivi a corto raggio entro il 2035, con un costo aggiuntivo di 18 euro a persona e una riduzione dell'impatto sul clima tra il 50 e il 90%. 

L'avanzamento di queste tecnologie richiede però uno sforzo importante a favore della ricerca e sviluppo, specialmente sulle celle a combustibile e sui serbatoi per l'idrogeno liquido, oltre a investimenti nelle infrastrutture e regolamenti e certificazioni adeguate a garantire l'utilizzo di aerei a idrogeno sicuri, affidabili e accessibili. 

Data la lunga strada ancora da percorrere, il report invita a favorire la ricerca fin da subito e raccomanda le seguenti misure di policy:

  • creazione di una tabella di marcia per guidare la transizione, che stabilisca ambizioni e standard, coordini la costruzione di insfrastrutture, superi i fallimenti di mercato e incoraggi le iniziative pionieristiche
  • forte aumento delle attività e dei finanziamenti in R&I nel lungo periodo
  • creazione di un quadro di policy di lungo periodo che stabilisca indicatori di misurazione dell'impatto climatico e criteri per l'implementazione della tabella di marcia.