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I partenariati di ricerca e innovazione sono stati introdotti nel panorama europeo della ricerca e innovazione a seguito della strategia di Lisbona con l'obiettivo di sviluppare lo Spazio europeo della ricerca - European Research Area (ERA). Queste partnership sono state originariamente progettate e sono state ulteriormente sviluppate per superare la frammentazione nel panorama di R&I, evitare la duplicazione degli sforzi, affrontare le crisi economiche, aumentare la competitività e sostenere l’innovazione.

Negli ultimi anni c'è stata, tuttavia, una proliferazione di strumenti e iniziative dedicate al coordinamento, alla collaborazione e all'allineamento di strategie e programmi nazionali, poiché l'approccio è stato quello di lanciare nuovi strumenti di partnership mantenendo quelli esistenti. Questo ha portato ad un panorama piuttosto complesso di strumenti a volte sovrapposti, che vanno da iniziative guidate dagli Stati membri a strumenti fortemente sostenuti dalla Commissione europea e da Horizon 2020, a partenariati tra agenzie pubbliche a alleanze tra il settore pubblico e il privato.

I partenariati pubblico-pubblico (P2P), ad esempio, comprendono le Joint Programming Initiatives (JPI), le iniziative avviate nell’ambito dell’art. 185, gli ERA-NET e le European Joint Programmes (EJP).

Un'altra importante categoria è costituita dai partenariati pubblico-privato (PPP), cofinanziati dall’Unione europea e che comprendono le Joint Technology Initiatives (ITC) e i cosiddetti contractual Public Private Partnerships (CPPP), che coinvolgono l'industria, la comunità di ricerca e le autorità pubbliche. Le PPP sono numerose e finanziano progetti di ricerca e sviluppo in vari settori e su vari temi, tra cui l’aeronatica con Clean Sky 2, la medicina innovativa con Innovative Medicine Initiative 2 (IMI2), l’efficienza energetica della produzione di idrogeno attraverso le celle a combustibile con Fuel Cells and Hydrogen 2 (FCH2) oppure le tecnologie bio-based con Bio-based Industries (BBI), solo per fare degli esempi.

Nell'ambito della pianificazione strategica di Horizon Europe, la Commissione europea ha avviato un processo di revisione e razionalizzazione degli attuali partenariati europei esistenti, con l'obiettivo di ridurre il loro numero e migliorarne l'impatto e l'efficacia.

Mentre la politica complessiva della proposta per Horizon Europe adottata il 7 giugno 2018 è "evoluzione e non rivoluzione", la parte relativa ai partenariati europei differisce in modo significativo da Horizon 2020. Per la prima volta, infatti, è stato sviluppato un approccio politico generale per tutti i tipi di partnership, dagli ERA-NET alle Joint Technology Initiatives, alle FET Flagships e persino all'EIT/KIC, definite in modo uniforme "Partenariati europei".

A maggio la Commissione aveva quindi lanciato una consultazione tra gli Stati Membri su 44 possibili partenariati europei, al fine di garantire la loro partecipazione alla definizione di priorità e obiettivi delle nuove partnership.

I feedback forniti sono stati analizzati dalla Commissione e riassunti in un report (European Partnerships under Horizon Europe: results of the structured consultation of Member States), discusso durante l'incontro dello Shadow Strategic Programme Committee del 27 giugno 2019, e che sarà alla base del lavoro di preparazione delle nuove partnership. Gli stati membri hanno espresso una generale soddisfazione per le partnership proposte ma hanno manifestato anche l'auspicio che vengano aggiunti 25 partenariati a copertura di altri temi e priorità di ricerca.  

La lista delle partnership è inclusa anche nel documento Orientations towards the first Strategic Plan implementing the research and innovation framework programme Horizon Europe, pubblicata insieme alla consultazione sul Piano strategico di Horizon Europe, aperta ufficialmente dalla Commissione europea il 28 giugno scorso.

Nel documento si sostiene che Horizon Europe sosterrà i partenariati europei per affrontare le sfide globali e la modernizzazione industriale attraverso sforzi congiunti in materia di ricerca e innovazione con gli Stati membri, il settore privato, le fondazioni e gli altri soggetti interessati. Le partnership rappresentano, infatti, meccanismi efficaci per aggregare in modo coerente gli sforzi di ricerca e innovazione e fornire risposte funzionali alle esigenze politiche dell'Unione, sviluppando strette sinergie con programmi nazionali e regionali, riunendo una vasta gamma di attori intorno ad un obiettivo comune e trasformando la ricerca e l'innovazione in risultati socio-economici concreti.

Nello sforzo di razionalizzare le partnership esistenti e non duplicare iniziative simili a livello europeo o nazionale nella prossima programmazione, i partenariati saranno costituiti sulla base dei principi di valore aggiunto, trasparenza, apertura, impatto all'interno e per l'Europa, impegni a lungo termine di tutte le parti coinvolte, flessibilità nell'attuazione, coerenza, coordinamento e complementarità con altre iniziative, partnership e missioni europee, locali, regionali, nazionali e, eventualmente, internazionali. Saranno dunque creati dei partenariati europei per affrontare le sfide europee o globali solo nei casi in cui raggiungeranno gli obiettivi di Horizon Europe in maniera più efficace rispetto a quanto sia in grado di fare l’Unione europea da sola e rispetto ad altre forme di sostegno già previste dal programma quadro.

Secondo quanto definito nella proposta di Horizon Europe, le European Partnerships possono prendere una delle seguenti forme:

  • Co-programmed European Partnerships (gli attuali cPPP): prevedono la partecipazione della Commissione europea e partner privati e/o pubblici (come industria, università, organizzazioni di ricerca, organismi con funzioni di servizio pubblico a livello locale, regionale, nazionale o internazionale o organizzazioni della società civile tra cui fondazioni e ONG), sulla base di memorandum d'intesa e/o accordi contrattuali che specificano gli obiettivi della partnership, gli impegni di tutte le parti coinvolte a definire i contributi finanziari e/o in kind di ciascuno, le prestazioni chiave e gli indicatori di impatto, i risultati e le modalità di reporting;
  • Co-founded European Partnerships (le attuali ERA-NETs, EJP, FET Flagships): prevedono la partecipazione finanziaria di attori europei e nazionali pubblici e/o altre fonti di finanziamento di R&I. Il programma di ricerca e innovazione cofinanziato deve specificare gli obiettivi, le prestazioni chiave, gli indicatori di impatto e i risultati da raggiungere, in base all'impegno dei partner in termini di contributi finanziari e/o in kind e l'integrazione delle loro attività rilevanti utilizzando un’azione del Programma co-fund;
  • Instituzionalised European Partnerships (basate sugli Art.185 o 187 del TFUE, e sul regolamento EIT per le KIC): prevedono la partecipazione e il contributo finanziario a programmi di ricerca e innovazione attuati da diversi Stati membri in conformità con l'articolo 185 del TFUE, o da organismi istituiti a norma dell'articolo 187 del TFUE, come Joint Undertakings o dalle Knowldege and Innovation Communities dell’EIT. Tali partenariati devono essere attuati solo se altre parti del programma Horizon Europe, comprese altre forme di partenariato europeo, non contribuiscono a raggiungere gli obiettivi o non generanoe gli impatti previsti necessari e, se giustificati da una prospettiva a lungo termine e un alto grado di integrazione.

Di seguito le 44 European Partnerships proposte dalla Commissione nei Pilastri II, III e cross-pillar, raggruppati per macro-aree, risultato di una prima razionalizzazione:

HEALTH:

  • EU-Africa Global Health Partnership
  • Innovative Health Initiative
  • European partnership for chemicals risk assessment
  • Pre-clinical/clinical health research
  • Large-scale innovation and transformation of health systems in a digital and ageing society
  • Personalised Medicine
  • Rare Diseases

DIGITAL, INDUSTRY AND SPACE:

  • High Performance Computing
  • Key Digital Technologies
  • Smart Networks and Services
  • AI, data and robotics
  • Photonics Europe
  • Clean Steel - Low Carbon Steelmaking
  • European Metrology
  • Made in Europe
  • Carbon Neutral and Circular Industry
  • Global competitive space systems

CLIMATE, ENERGY:

  • Transforming Europe's rail system
  • Integrated Air Traffic Management
  • Clean Aviation
  • Clean Hydrogen
  • Built environment and construction
  • Towards zero-emission road transport (2ZERO)
  • Mobility and Safety for Automated Road Transport
  • Batteries: Towards a competitive European industrial battery value chain
  • Clean Energy Transition

FOOD, BIOECONOMY, NATURAL RESOURCES:

  • Accelerating farming systems transition: agro-ecology living labs&research infrastructures
  • Animal health: Fighting infectious diseases
  • Environmental Observations for a sustainable EU agriculture
  • Rescuing biodiversity to safeguard life on Earth
  • A climate neutral, sustainable and productive Blue Economy
  • Safe and Sustainable Food System for People, Planet & Climate
  • Circular bio-based Europe: Sustainable, inclusive and circular bio-based solutions
  • Water4All: Water security for the planet

OTHER PILLARS:

  • Innovative SMEs
  • European Science Cloud (EOSC)
  • EIT Climate-KIC
  • EIT InnoEnergy
  • EIT Digital
  • EIT Health
  • EIT Food
  • EIT Manufacturing
  • EIT Raw materials
  • EIT Urban Mobility

Prossimi passi
A luglio dovrebbero avviarsi gli incontri dedicati tra la Commissione e i singoli partner per approfondire i feedback inviati per arrivare alla prossima riunione del Comitato Shadow del 12 settembre con un pacchetto definitivo di potenziali European Partnerships - in particolare le Co-programmed European Partnerships e le Co-founded European Partnerships - da includere nel piano strategico.

Per quanto riguarda invece le nuove Instituzionalised European Partnerships basate sugli Articoli 185/187, a breve dovrebbe essere pubblicata la bozza dell'Inception Impact Assessment, che ne valuterà l'impatto iniziale, e saranno oggetto, tra luglio e ottobre prossimi, di una nuova consultazione pubblica.

Articolo a cura della redazione FIRST

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