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Bilancio UE 2019: raggiunto l’accordo tra Consiglio e Parlamento europeo
Mercoledì 12 dicembre il Parlamento europeo e il Consiglio hanno approvato formalmente il testo sul bilancio dell'UE per il 2019 concordato la settimana precedente, il 4 dicembre, nel corso di un trilogo decisivo con la Commissione.

Si conclude così l’iter del progetto di bilancio, avviato in primavera con la presentazione da parte della Commissione della sua proposta del 23 maggio 2018. A seguito del mancato accordo nella procedura di conciliazione tra Consiglio e Parlamento europeo (che avevano adottato le proprie posizioni rispettivamente il 4 settembre e il 24 ottobre scorsi), la Commissione, lo scorso 30 novembre, ha presentato una seconda proposta.
Oltre a potenziare i fondi per affrontare i flussi migratori e la disoccupazione giovanile, il testo concordato prevede incrementi anche nei finanziamenti per le misure legate al clima, l'ambiente e la ricerca.

Gli impegni totali sono fissati a 165,8 miliardi di €, un aumento del 3,2% rispetto al bilancio per il 2018. L'importo dei pagamenti è pari a 148,2 miliardi di €, con un aumento del 2,4% rispetto al 2018. Sul fronte della competitività per la crescita e l'occupazione sono stati concordati impegni pari a 23,3 miliardi di € (+6,1%). Ne esce rafforzato Horizon 2020, che riceve 12,3 miliardi di € (+9,8%), ma anche il Meccanismo per collegare l'Europa con 3,8 miliardi di € per finanziare progetti infrastrutturali (+37,0%). 367 milioni di € (+3,7%) sono invece destinati al programma COSME per fornire sostegno alle piccole e medie imprese.

Tale bilancio si basa sulla premessa che il Regno Unito continuerà a contribuire e a partecipare all'attuazione dei bilanci europei fino alla fine del 2020, conformemente al progetto di accordo di recesso negoziato tra il Regno Unito e l'UE.
Il Parlamento europeo è ora pronto per avviare i negoziati con gli Stati membri dell'UE, nella speranza che anche sul fronte del Quadro Finanziario Pluriennale si riesca a giungere ad un accordo nei prossimi mesi.

Multiannual Financial Framework 2021-2027
Del bilancio a lungo termine dell'UE si è discusso nel corso della riunione del Consiglio europeo del 13-14 dicembre 2018. Come sottolineato nel documento conclusivo, in questa occasione il Consiglio ha invitato la presidenza rumena entrante a continuare l'intenso lavoro svolto lo scorso anno sul futuro QFP sotto le presidenze bulgara e austriaca, al fine di raggiungere un accordo completo entro l’autunno 2019. In questo modo i nuovi programmi potrebbero essere operativi entro il 1° gennaio 2021.

In vista della riunione del Consiglio, la Commissione europea ha adottato una comunicazione per agevolare le discussioni tra i leader europei, auspicando l’adozione di un bilancio a lungo termine equo, equilibrato e moderno per affrontare le questioni più importanti per il futuro dell'Europa, come già espresso nella proposta del 2 maggio scorso. 

In una riunione del 14 novembre, anche il Parlamento europeo si era espresso a riguardo, definendo le priorità di finanziamento per il bilancio successivo al 2020 e gli importi per ciascun programma. In particolare, nella sua posizione, aveva definito una serie di priorità, tra cui: un aumento del budget a 120 miliardi di € per il programma Horizon Europe (a prezzi 2018); la promozione del piano di investimenti strategici europei ("Piano Juncker"); un aumento dei finanziamenti per le infrastrutture di trasporto, le PMI e per il programma Erasmus +.

La settimana successiva, la Commissione ITRE (Industria, Ricerca, Energia) del Parlamento ha delineato più in dettaglio scopi e priorità del futuro budget europeo 2021-2027, esprimendosi su temi quali ricerca, difesa, spazio e Digital Europe. In particolare, i deputati della Commissione industria hanno votato, tra le altre cose, non solo per l’aumento del budget di Horizon Europe ma anche per un maggiore sostegno alle piccole e medie imprese reintroducendo la possibilità di sovvenzioni per l'innovazione incrementale, con un bilancio separato di 2,5 miliardi di €.

Horizon Europe: a che punto siamo
Il voto del 21 novembre in Commissione ITRE può essere considerato il primo step legislativo ufficiale, dopo la proposta della Commissione del 7 giugno scorso, in vista dell’approvazione del programma Horizon Europe.
Il Consiglio dell’UE ha invece adottato la propria posizione il 30 novembre scorso. L’accordo - condensato in due documenti, il Partial General Approach e il Progress Report - non comprende gli aspetti finanziari della bozza di regolamento, che saranno definiti una volta stabilito il futuro Quadro finanziario pluriennale.

Ultimo, in ordine temporale, il voto del Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria il 12 dicembre scorso e che ha confermato per la maggior parte i contenuti del voto della Commissione ITRE del 21 novembre. Come riportato nel regolamento e nella decisione approvati in questa occasione, in particolare, il Parlamento si è espresso a favore di:

  • un aumento del budget pari a 120 milioni di €
  • un aumento del supporto per le PMI attraverso sovvenzioni per l’innovazione incrementale
  • una priorità a programmi che includono donne, PMI o partecipanti provenienti da paesi europei a bassa partecipazione.

Da gennaio dovrebbe dunque avviarsi ufficialmente il negoziato inter-istituzionale per arrivare, quasi sicuramente dopo le elezioni europee, ad un testo definitivo condiviso.