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    Governo Italiano
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Nove interventi di ricerca di rilevanza strategica saranno finanziati, con un totale di oltre 32 milioni di euro, attraverso il Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca (FISR) dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR). Il via libera per il finanziamento è arrivato dal Comitato Interministeriale di Programmazione Economica (CIPE).

Coerenti con le strategie e gli obiettivi indicati nel Programma Nazionale per la Ricerca (PNR) 2015-2020, i progetti spaziano - sul piano tematico - dal monitoraggio del rischio sismico all’ambiente, dalla materia oscura all’agrifoood. Le iniziative comprendono anche interventi a valenza infrastrutturale e internazionale.

Sono ammessi al finanziamento i progetti:

  • Avio Superficie in Antartide, proposto dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) in collaborazione con ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile). L’obiettivo è la realizzazione di una pista permanente su ghiaia in Antartide: un intervento a vantaggio del sistema dei trasporti del PNRA, il Programma Nazionale di Ricerche in Antartide finanziato dal MIUR.
  • Italy for PRIMA, proposto dall’Università degli Studi di Siena in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria (CREA), l’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA) e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Il progetto svilupperà specifiche azioni di governance e ricerca nell’ambito dell’Agenda Strategica dell’iniziativa europea PRIMA, per la creazione di una Partnership per la ricerca e innovazione nell’area del Mediterraneo.
  • La rifunzionalizzazione del contemporaneo, proposto dall’Università degli Studi di Messina per la conservazione e il recupero di essenze botaniche provenienti da tutto il mondo.
  • ARIA e la ricerca della Materia Oscura, proposto dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), con la collaborazione della Princeton University (USA) e della Regione Sardegna tramite la Carbosulcis S.p.A, con l’obiettivo di supportare uno dei più importanti programmi di ricerca di base sulla Materia Oscura, l’esperimento DarkSide-20k.
  • Restauro ambientale e balneabilità del SIN Bagnoli-Coroglio, proposto dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn, con la collaborazione dell’ISPRA, del CNR, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e di INVITALIA. Il progetto prevede lo studio degli effetti delle condizioni acute e croniche sulla biodiversità e il funzionamento ecologico delle comunità marine della baia di Bagnoli-Coroglio e la realizzazione di studi pilota basati su metodologie innovative per il restauro ambientale dei fondali.
  • Centro di studio e monitoraggio dei rischi naturali dell’Italia Centrale, proposto dall’ Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), per la realizzazione, presso la sede INGV de L’Aquila, di un centro per la ricerca e il monitoraggio dei fenomeni terrestri.
  • Infrastruttura integrata di Editoria Televisiva specialistica a supporto della Ricerca Scientifica, proposto dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), in collaborazione con il Consorzio CNCCS Scarl con l’obiettivo di allestire un’infrastruttura di comunicazione della conoscenza scientifica tra ricercatori delle diverse branche delle scienze naturali.
  • Sistemi Alimentari e Sviluppo Sostenibile, proposto dall’Università degli Studi di Milano-Bicocca in collaborazione con l’European Centre for Development Policy Management (ECDPM), l’Università degli Studi di Pavia, l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche. Il progetto prevede azioni di ricerca innovativa e responsabile su temi-chiave per lo sviluppo delle realtà africane, in particolare relativi all’ambiente, alla produttività agricola, alle filiere alimentari.
  • Italian Mountain Lab, proposto dall’Università degli Studi di Milano, in collaborazione con l’Università degli studi del Piemonte Orientale e l’Università degli Studi della Tuscia. Il progetto prevede l’attivazione di un network nazionale ed europeo per progetti di ricerca su settori strategici delle aree interne e montane del Paese, in coerenza con la Strategia Nazionale Aree Interne e le linee di indirizzo della Strategia macroregionale alpina della Commissione Europea.
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