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- Governo Italiano 23/07/2013
- POLITICA GENERALE


Le amministrazioni pubbliche hanno ricevuto finora 15,7 miliardi di euro dei 20 miliardi previsti per il 2013 dal decreto sui pagamenti della PA alle imprese creditrici e una nuova tranche potrebbe arrivare dopo l'estate. E' quanto dichiarato dal ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni, rilasciando i dati sull'attuazione del decreto-legge 35/2013.
Il decreto-legge n. 35 dell'8 aprile 2013 ha previsto lo stanziamento di 20 miliardi per ciascuno degli anni 2013 e 2014 per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione. I fondi trasferiti finora alla PA sono pari a 15,7 miliardi, di cui:
- 6,6 miliardi agli Enti locali
- 6,4 miliardi alle Regioni e alle Province autonome
- 500 milioni ai Ministeri,
- 2,2 miliardi di rimborsi fiscali.
I dati sull'attuazione del dl sono disponibili sul sito del Mef e saranno aggiornati ogni 15 giorni, ma quelli relativi ai pagamenti effettivamente erogati alle imprese saranno pubblicati solo il mese prossimo; dalle prime stime, sembra comunque che l'operazione proceda a rilento, con fatture saldate per circa 5 miliardi di euro. A causare il ritardo sarebbero soprattutto le amministrazioni regionali, che devono adottare una serie di misure per garantire i prestiti ricevuti dallo Stato.
Per il futuro sono in discussione tre ipotesi:
- il Ministero potrebbe decidere di sbloccare, con l'ultima tranche del 2013, circa 10 miliardi di euro, utilizzando in anticipo parte dei 20 miliardi previsti per il 2014
- l'intera dotazione del 2014 potrebbe essere anticipata all'ultimo trimestre 2013
- il Mef potrebbe saldare tutto l'arretrato ancora a carico della PA.
La decisione, ha spiegato Saccomanni, dipenderà da “valutazioni di natura tecnico-operativa che faremo anche alla luce del censimento aggiornato sui debiti scaduti certi, liquidi ed esigibili che sarà pronto a metà settembre”.
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